DIS…CORSIVO. IL PRESEPE PASQUALE

NOSTRADAMUS di Maurizio Terzetti / Ci mancherai, presepe pasquale della Porziuncola, allestito per due anni di seguito e quest’anno non destinato a una nuova scenografia. Ci mancherai perché ci avevi acceso una luce meno banale e ovvia sul sacrificio di Gesù.

Avevi rappresentato, intanto il raddoppio della gioia di fare un presepe. Non basta fare un presepe una sola volta durante l'anno. Dopo quello di Natale, i frati minori ci avevano allestito un presepe in grado di ispirarci pensieri positivi sulla morte di Gesù. Trasformare un percorso di morte in un itinerario di resurrezione dovrebbe essere ancora più bello che rappresentare la “sola” Natività. Il presepe pasquale della Porziuncola aveva tutta la delicatezza di una scena natalizia e ci abbinava tutta la poesia di una vita forte e tormentata, austera e vivace come è stata quella del Gesù storico.

Mi pare di avere letto che un presepe pasquale viene allestito altrove, in regione. Ne sono contento, ma l'abitudine pubblica di allestire simili scenografie dovrebbe pur posare le sue radici in una consuetudine privata, familiare, che proprio non c'è. Se è così, credo che il presepe pasquale avrà serie difficoltà per nascere e ambientarsi in una regione che, pure, nel presepe ha un suo punto di eccellenza.

Ma chi insegnerà alle famiglie a fare un presepe pasquale? La Chiesa? La scuola? Speriamo non debbano essere gli ennesimi corsi di formazione professionale o qualche signora con l'hobby a instaurare questa consuetudine.

Si dovrebbe invece impiegare, quadro per quadro, tutto il tempo della Quaresima, fino ad arrivare alla Settimana Santa per allestire le scene più drammatiche e più votate alla Resurrezione. La Pasqua è vita, nonostante l'intensificarsi delle tenebre, è rinascita, nonostante un freddo lenzuolo rimasto nella tomba.

Non è colpa del Natale se tutta la fantasia e l'amore per il sacro sono stati assorbiti nella preparazione del presepe di dicembre. Un pezzetto, però, dell'emozione che dà costruire la Natività potremmo provare a riservarlo all'intraprendenza di ricostruire la vita di Gesù. Da bambino ho fatto un presepe pasquale, a scuola, e ancora oggi, quando è il giovedì santo, ne avverto il richiamo e la suggestione.

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