EUROPA VELLEITARIA ED EGOISTA. SQUILLANO LE TROMBE DI CHI NON LA VUOLE. E ANCHE IL CARDINALE BAGNASCO LA DEFINISCE ‘’AVARA’’.

Adesso ha storto il naso perfino il presidente della Cei, il Cardinale Angelo Bagnasco: proprio stamattina il leader dei Vescovi italiani ha parlato di ‘’’Europa avara’’. Disturba anche lui, insomma, la prassi Ue delle tante parole (troppe) e dei fatti concreti (pochi).

Lo sfilacciamento progressivo sulle ‘’quote’ degli immigrati propone un quadro davvero desolante e incrementa il fiato nelle trombe di chi è morso dalla tarantola della campagna anti-europea. Hanno buon gioco agli occhi (e alle orecchie) della pubblica opinione quelli che gridano contro un’ ‘’Unione’’ capace di farsi bella soprattutto con il….sacrificio degli altri. Nella fattispecie si gonfiano il petto con la generosità dell’Italia che prova a urlare e a chiedere compattezza, ma poi si trova regolarmente costretta a provvedere da sola di fronte all’inesauribile arrivo di migliaia di disgraziati che scappano dalla misera e dalle guerre. Appare sempre più flebile la voce del ministro Gentiloni che punta l’indice contro la ‘’figuraccia’’. Nel giro di pochi giorni (quasi di ore) il proclama di un’Europa pronta a fondere sforzi e partecipazione concreta si è dissolto nel…quasi nulla: si è distaccato prima il Nord del Continente, poi il colpo mortale l’hanno inferto anche Spagna e Francia. A chi è rimasto in mano il cerino? Al Paese che ha sbarchi….inevitabili . Ed è ormai evidente che a poco serve anche l’invettiva (‘’Europa avara’’) lanciata in queste ore dal Cardinale Bagnasco. I diffusi egoismi ci lasciano a meditare, in solitudine o giù di lì, su dinamiche sempre più difficili e meno nobili.

E ci costringono anche a riflettere sul presunto ‘’blocco navale’ ‘ programmato lunedì pomeriggio dai vertici governativi della Ue che si sono affrettati ad inneggiare alla ‘’soluzione contro il traffico di essere umani’’. Cioè? Per ora il niente. Ipotesi velleitarie. Magari- perché no?- coordinate, quando e se sarà, proprio dall’Italia. Ipotesi, è chiaro, conseguenti soltanto ad un Ok dell’Onu. Un Ok che quasi certamente non arriverà mai.

E allora? Cresce il timore che gli egoistici interessi cullati da ogni Paese partner del nostro, determini soltanto l’ampliarsi dell’euroscetticismo perfino da noi. Proprio noi che, con De Gasperi, siamo stati i padri fondatori di un ambizioso sogno.

E duolo verificare che l’euro-sgretolamento moltiplica il rabbioso arringare di chi ha una gran voglia di cestinare quel vecchio sogno.

RINGHIO

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