LA RICCA ‘’TORTA’’ DELL’EMIGRAZIONE: LE VICENDE DI ‘’MAFIA CAPITALE’’ SONO L’ENNESIMO SEGNALE DI ALLARME

‘’Mafia capitale’’, atto secondo e- stando alle Agenzie di queste ore- certamente non ultimo. Manette, contestazioni di terribile gravità, forsennata caccia alla conquista del pubblico danaro.

La vicenda della corruzione dilagata trasversalmente negli ambienti politico-amministrativi di Roma è l’ennesima spia di un Paese- l’Italia- che continua a proporre gigantesche sacche di marcio. Dal nord a sud, dall’Adriatico al Tirreno, decine,centinaia, migliaia di persone coinvolte- e talora, per fortuna, travolte- da loschi traffici e dall’invasivo malaffare.

Fanno gola gli appalti: esemplari so0no apparse le faccende di Venezia e Milano, tanto per fare altre due citazioni. Negli ultimi anni è apparsa da mungere in particolar modo la ‘’vacca’’ dell’emigrazione. Eserciti di emigranti da accogliere e da…gestire. Fiumi di danaro sul quale, come lupi famelici, si sono gettati disinvolti avventurieri, pronti a fingere umana solidarietà in cambio di milioni di euro.

E, almeno secondo gli inquirenti di ‘’mafia capitale’’, su quei bocconi così ghiotti si sono gettati in tanti, senza distinzione di colore politico: destra, sinistra, centro. Se la ‘’torta’’ è adeguata non si può sottilizzare sulle diverse convinzioni in ordine al pubblico interesse e alle attese della gente per bene.

La ‘’questione emigranti’’ propone ferite sociali e morali di ogni tipo: investe lo Stato e impegna le Regioni. Anche l’Umbria, chiamata a fare, ancora una volta, la sua parte. E’ un problema grossissimo che impone attenzioni, controlli, verifiche, scrupoli. Sollecita, inoltre, quel senso di solidale partecipazione ch,e in Europa e in Italia, sembra guardato con crescente sospetto.

Due, dunque, gli aspetti che, in tema di emigrazione, gravano sui governanti, nazionali e locali: per un verso il difficile nodo dell’accoglienza, per l’altro l’esigenza di sorvegliare fino al millesimo il modo di spendere i quattrini che si mettono a disposizione per ospitare chi viene dalla fame e dalle guerre.

I moniti che vengono da Roma esigono occhi sempre più aperti e orecchie adeguatamente tese.

RINGHIO

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