‘’L’Umbria oggi in cammino è la testimonianza del contributo garantito per anni da tutte le parti socio-politiche’’. Così Donatella Porzi commentando un libro sulla guerra 1940-’45.
‘’L’Umbria di oggi, una società in grande movimento, è l’esito del contributo che, negli ultimi decenni, tutte le parti socio-politiche hanno voluto e saputo garantire’’: affermando, anche implicitamente, l’esigenza di fondere sempre più le forze, al di là di diversità ideologiche , Donatella Porzi, Presidente del Consiglio regionale, ha analizzato, nell’aula ‘Goldoni’’ dell’Università per stranieri, il libro di storia che Alberto Stramaccioni ha dedicato a ‘’La guerra in Italia e in Umbria (1940- 1945)’’. Un libro che, ad avviso della Presidente, suggerisce ‘’riflessioni che possono giovare al dibattito storiografico e politico anche perché la ricostruzione che Stramaccioni fa degli eventi, anche i più crudi, vola alta rispetto a vecchi concetti e preconcetti’’.
Concetti integrati, con adeguato calore, da Mario Tosti, Presidente Isuc: ‘’I valori fondanti devono essere comuni. La Francia, in questi giorni terribili, ci sta proponendo stimolanti testimonianze’’.
E poi: ‘’Chi si impegna per scrivere la Storia deve fare come Stramaccioni che, superando le sue note radici di Sinistra, ha saputo prendere le distanze dalla sua personale storia politica. Ha – come dice la Porzi- deideologizzato. Non ha usato politicamente la storia. Ha messo a confronto gli episodi, collocando i fatti nel loro preciso contesto’’.
Presentato alla platea (arricchita anche da studenti universitari) dal Rettore, professor Giovanni Paciullo, l’autore del libro, Alberto Stramaccioni, ha rafforzato l’ideale filo conduttore del confronto a più voci: ‘’In Italia oggi c’è meno contrapposizione ideologica. Finalmente si è più disposti, anche in Umbria,a prendere atto che le presunte verità, a suo tempo raccontate con spirito di parte, hanno bisogno di essere rivissute e adeguatamente approfondite. Hanno molte sfaccettature. Non è vero che, anche nel periodo bellico, il male sia stato solo da una parte e il male soltanto da quella opposta. Mille episodi confermano che c’è stato del buono anche nelle menti e nei cuori di quelli ritenuti solo simboli del male’’.
Gianfranco Ricci