Omosessuali e adozioni. Perché il Parlamento non si impegna a rendere meno tortuosa (e infinitamente lunga) la strada che conduce un uomo e una donna ad adottare un bimbo che è senza genitori?

Siamo agli sgoccioli: fra pochi giorni la ‘vexata quaestio’’ arriverà al traguardo. Unioni civili e adozioni: o si, o no. Il Parlamento, come è giusto in uno Stato laico e democratico, si sarà pronunciato. In questi mesi, specialmente negli ultimi giorni, il dibattito italiano è stato acceso e molto vasto, tanto da indurre a ‘’scendere in campo’’ perfino la Cei (Cardinale Bagnasco) e addirittura (in modo indiretto, ma inequivocabile) il Papa e Kiril, con il comunicato emesso dopo il loro incontro a Cuba.

L’Italia, viva Iddio, si è molto impegnata su questi temi. Anche bisticciando, come è normale quando la materia da valutare è particolarmente delicata.

Specialmente nelle ultime otre ci siamo esercitati nella discussione anche io e un mio amico, assiduo sulle colonne di’ Umbria domani’. Entrambi certissimi che i diritti delle coppie omosessuali non debbano essere bloccati da chi la testa ce l’ha ancora ferma al secolo scorso. Lui, abbastanza perplesso, come me,o sulle adozioni, è comunque uscito allo scoperto rilanciando un refrain di indubbia suggestione: ‘’Non sono meglio due babbi che un orfanatrofio?’’. E’ una domanda carica di effetti, non c’è dubbio.

Ho tentato di replicare: ‘’Mille, diecimila o Xmila adozioni accordabili a coppie tradizionali (una donna e un uomo) non giovano infinitamente di più allo sviluppo psicologico di un bambino?’’.

Lui ha aggiunto: ‘’Beh…certo…’’.

E allora, se così istintivamente parrebbe, perché il Parlamento, che si sbrana platealmente quasi come fanno i tifosi di Juventus e Napoli, non si affretta ad attenuare i lacci e i laccioli che in Italia (e non solo) frenano in modo esasperante il desiderio genitoriale di migliaia di coppie costrette nelle sale di attesa per anni. Anche per parecchi anni? Senato e Camera davvero hanno a cuore le attese, presenti e future, di un neonato che ha disgrazia di trovarsi, appena vista la luce, senza un padre e una madre?

Perché l’ex Presidente Napolitano ha appena invitato a parlamentari a lavorare di più e meglio.

Si pensi ai due piatti della bilancia: in fondo: gli interessi da tutelare sono quelli del piccino o quelli di due uomini adulti che ambiscono a crescere (dopo averlo ‘’acquistato’’) un fantolino?

Sintesi: ‘Unioni civili’’ centomila volte sì, con diritti identici a quelli che si vogliono bene avendo la ventura di essere un uomo e una donna.

Ma attenzione quando si affrontano i destini di un bimbo che attende solo di diventare un uomo o una donna.

Cosa ne pensa ora il mio dotto interlocutore?

RINGHIO

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