Perugia – Allarme – Sfratti

Emergenza abitativa e sfratti per morosità: Perugia al quinto posto nella classifica nazionale con 2558 casi. Se ne è parlato ieri mattina nel corso di un incontro, che ha registrato numerose assenze istituzionali, (esclusi Città della Pieve e Gualdo Tadino), organizzato dalle associazioni della proprietà, ASPPI (Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari), APPC (Associazione Piccoli Proprietari Case) Confedilizia, SUNIA (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari) e quelle dei conduttori, UNIAT (Unione Nazionale Inquilini Ambiente e Territorio) e UPPI (Unione Piccoli Proprietari Immobiliari). L’incontro si è svolto nella sede dell’Anci ed è servito a presentare un accordo importante in tema di locazione. Da più parti però è stata sottolineata l’assenza di diversi soggetti istituzionali “che denota una sottovalutazione del fenomeno, vista la sua gravità e il numero degli sfratti avvenuti per morosità a Perugia nel 2015: il capoluogo di regione con i suoi 2558 è risultata essere la quinta città più “sfrattata” d’Italia. Ad aprire gli interventi, Giacomo Iucci, segretario di Asppi che si è detto soddisfatto del risultato raggiunto: “un cerchio che si chiude attorno ai comuni di tutta l’Umbria che avranno la possibilità di applicare il contratto a canone concordato in cedolare secca. L’accordo – ha spiegato – riguarda 50 comuni più 1 (Assisi, che ha un accordo a sé) oggetto di eventi calamitosi e altri 8 ad alta densità abitativa (potranno fare il canone concordato ma possono non applicare la cedolare secca del 10%)”.
Cristina Piastrelli, segretaria provinciale di Sunia, ha manifestato disappunto nel vedere la sala vuota alla luce anche dei dati allarmanti degli sfratti sia in Italia che in Umbria: “dei 2558 sfrattati – ha detto – il 63% è di nazionalità italiana, questo dato testimonia che tutti siamo in difficoltà.” Il presidente di Confedilizia Armando Fronduti, ha sottolineato come, “i contratti concordati abbiano portato ad un aumento degli “affitti” in Umbria pari al 17,5% generando benefici alle parti (proprietari e inquilini)”. Angelo Garofalo, presidente Uniat Umbria ha richiamato tutti alla responsabilità politica affinché si possa seguire un percorso unitario. Claudio Moretti dell’Appc ha aggiunto un dato allarmante al quadro della situazione: i proprietari preferiscono tenere i propri appartamenti vuoti. Sono intervenuti: l’Associazione Immigrati nel Mondo e il presidente del Collegio Geometri della provincia di Perugia Enzo Tonzani. Diamantine

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