Sferzante Raffaele Cantone: ‘’La politica è un bus sul quale i protagonisti del malaffare salgono a seconda delle contingenti necessità’’

Criminalità e politica. E’ sferzante la valutazione di Raffaele Cantone, dirigente dell’Autorità nazionale anti-corruzione: ‘’Alla luce di ciò che è emerso nell’inchiesta ‘’mafia-capitale’’ si verifica che i protagonisti del malaffare considera la politica un pulmann sul quale salire a seconda delle contingenti necessità.’’.

Cantone non esita a ritenere che in ‘’mafia-capitale’’ si sono evidenziate autentiche strategie mafiose: ‘’S’era creata una rete capillare, diffusa laddove servivano persone indispensabili per mettere a segno i colpi della corruzione. Persone prezzolate e pronte a farsi utilizzare in vista delle singole operazioni . Roma era diventata un covo stratificato di gente disponibile a violare le regole e trarre lucrosi utili personali. Un tumore che finalmente sta sempre più uscendo all’esterno. Ora si può sperare in un graduale ritorno alla normalità’’.

Il processo per quei ‘’pasticciacci’’ che- come insiste Cantone- ‘’hanno inquinato Roma da parecchi anni a questa parte’’, si terrà agli inizi di novembre. E l’iceberg del malaffare sarà ulteriormente evidenziato dalla base al vertice.

Come evitare che ‘’il tumore’’ non torni a rigenerarsi?

Raffaele Cantone non è affatto favorevole all’incremento di leggi e leggine che, sul fronte dei maneggi in vista degli appalti, puniscano con maggiore pesantezza: ‘’Nel Codice degli appalti non serve l’eccesso delle regole. Sarebbe sufficiente rispettare davvero quelle che ci sono’’.

Nel contesto di queste eloquenti riflessioni è balzato in scena un dato statistico: Roma e il Lazio sono i territori italiani con il maggior tasso di corruzione. ‘’Alè’’, come scriverebbe un noto epigrammista caro a questo sito.

RINGHIO

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