2 giugno a Terni, da Brega un richiamo alla democrazia

“Un ringraziamento ai militari impegnati nelle missioni all’estero e un pensiero ai due marò ancora in India”. Il presidente del Consiglio regionale, Eros Brega, intervenendo questa mattina alle celebrazioni del 2 giugno a Terni ha sottolineato anche il richiamo forte che giornate come quella odierna hanno per tutti rispetto ai principi e ai valori della democrazia e della Costituzione.

“Non mere celebrazioni – ha detto Brega – ma una sollecitazione per tutti a custodire le conquiste democratiche anche nei momenti difficili in cui è più facile cedere ai richiami del populismo. Se il 25 aprile è la festa della Liberazione e della celebrazione del valore della libertà, quella del 2 giugno, che si collega ad essa, rappresenta la valorizzazione del principio di democrazia. La guerra di Liberazione prima e la proclamazione della Repubblica poi, rappresentano due momenti storici che videro protagonisti anche tanti umbri che con il loro sacrificio ci hanno lasciato un Paese unico. Nella giornata del 2 giugno dobbiamo allora riscoprire la fierezza della nostra Repubblica e del nostro essere italiani ed europei”.

Prima di lui, in una gremita sala del consiglio comunale, hanno preso la parola il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo che ha ripercorso le tappe che hanno portato alla nascita della Repubblica, e il presidente della Provincia, Feliciano Polli che ha insistito invece sull’attualità, puntando l’attenzione sul momento politico-istituzionale particolarmente importante che sta vivendo l’Italia. “Dalle urne di domenica scorsa – ha detto Polli – è uscito un risultato davvero significativo e storico per l’Italia che, proprio grazie al voto, diventa, insieme alla Germania, uno dei punti di riferimento dell’Europa. Oggi il Paese ha un’opportunità irripetibile e storica di uscire dalla crisi e di tornare a crescere. Spingiamo tutti in questa direzione”.

Ha concluso gli interventi l’onorevole Marina Sereni che ha richiamato i principi ispiratori della prima parte della Costituzione.

La cerimonia è proseguita quindi a piazzale Briccialdi dove sono state deposte corone d’alloro al Monumento ai Caduti e il prefetto, Gianfelice Bellesini, ha letto il messaggio del Capo dello Stato.

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