ANATOMIA DI UNA RIVOLUZIONE
Ezio Mauro con il suo libro “La mummia di Lenin”, pubblicato recentemente da Feltrinelli, ha voluto ripercorrere le vicende , che infiammarono la Russia e il mondo con la rivoluzione di Ottobre. Ma il suo non è un tradizionale saggio storiografico, è piuttosto un racconto in forma di saggio, che invita ad una riflessione sulla rivoluzione leninista con la sapienza di un narratore e l’acume di un grande giornalista, che scava anche le profondità della psiche di un rivoluzionario di professione come Vladimir Il’ic. Il lavoro di Mauro non si aggiunge alle tante pagine scritte su quel cruciale evento storico, che poi dopo i lunghi anni del regime sovietico di Stalin si infrangerà con la caduta del muro di Barlino., ma offre qualcosa di più perché evidenzia con molta chiarezza che quell’evento non si ascrive come una frattura nella storia della Russia, ma come invece sia riconducibile alla visione della grande madre Russia in cui è riconoscibile una certa continuità. Non a caso ” il nuovo sovranismo -scrive Mauro -nazionalistico di Vladimir Putin ha restaurato la dimensione imperiale dell’anima russa, che non era evidentemente una sovrastruttura del sovietismo, bensì qualcosa che esisteva autonomamente prima dell’età bolscevica, e che sopravvive anche dopo, adesso”. E’ anche per questo che la mummia di Lenin ” torna ad acquistare un significato a trovare un senso nel contemporaneo come simbolo di un potere comunque indiscusso e di una rinnovata ambizione imperiale”. Il lavoro di Mauro quindi non è una semplice divagazione sul passato, ma offre anche una valutazione per il presente. Anche la descrizione puntuale e minuziosa di come fu preservato da Stalin il mito di Lenin, che per altro non voleva che il georgiano gli succedesse , e come esercitò ferocemente il potere eliminando tutti i suoi avversari, getta un’ombra oscura sul presente della Russia, ove non a caso il mausoleo di Lenin ancora fa sfoggio di sé sulla Piazza Rossa, anche se ,come ben descrive Ezio Mauro, nasconde un corpo svuotato di tutto per essere mummificata secondo un procedimento dell’allora famoso anatomopatologo Vladimir Petrovic Vorobiev. Stalin, capo supremo dell’Urss, in questo modo volle tentare di sottrarre alla morte un mito per consegnarlo all’eternità. Ma appunto, come viene sottolineato, quel corpo mummificato per sottrarlo all’usuro del tempo è vuoto. Ed ora come non pensare che è proprio quel vuoto, che Putin per preservare il potere vuole in qualche modo colmare?
Il libraio
Ezio Mauro, ” La mummia di Lenin”, Feltrinelli, Milano, 2025 pp. 206 Euro 20,00