Coronavirus, le giornate dei 12 abitanti sull’isola Maggiore. Qui il virus non c ‘ e’, i farmaci arrivano da Tuoro.

C ‘ è  una comunità  piccola, di appena 12 abitanti. Una grande famiglia isolata in mezzo al lago Trasimeno.  Un’ isola dove il virus non c ‘è,  fatta di solidarietà e generosità, di solitudine invernale e colori della primavera. Proprio su questo fazzoletto di terra in mezzo al Lago Trasimeno vivono 12 persone, per loro il battello è  il mezzo di collegamento con la terraferma. In realtà  la distanza è  minima, pochi minuti e si arriva a Tuoro. L’isola Maggiore è  tutto  questo anche se in questi giorni manca qualcosa. In questo periodo dell’anno i battelli sarebbero stati pieni di turisti, i pontile affollati e i bar in attività.  Oggi , alla vigilia dei ponti del 25 aprile e 1 maggio, non c ‘ è  nessuno. Fa una certa tristezza ma il fascino dell’isola è  quello di sempre. La sua bellezza è  irresistibile,  attraente, forse anche inconsapevole del suo potere di seduzione. Anche fare la spesa per loro non è cambiato nulla, da sempre gli isolani sono abituati a fare provviste per più giorni. In queste belle giornate di Pasqua si sono ritrovati sui gradini lungo il corso, aspettando di sapere quando potranno riaprire le loro attività  legate al turismo. Ora attendono fiduciosi la ripartenza, cercano di capire cosa succederà  il prossimo 4 maggio. Aspetta notizie  Maria Pia Scarpocchi, ristoratrice; aspetta comunicazioni anche Silvia Silvi, presidente della pro loco dell’ isola Maggiore.  Vogliono ripartire, lavorare e accogliere di nuovo i turisti. Per adesso  l ‘ isolamento li ha protetti dal virus.