FOLIGNO, MADONNA DI RAFFAELLO ARRIVATA IN CITTÀ, MISMETTI: “GRANDE EMOZIONE E ORGOGLIO”

La “Madonna di Foligno” è tornata a casa. Il celebre dipinto di Raffaello è arrivato a Foligno intorno alle 15.30 del 16 gennaio, scortato dalle forze dell’ordine e atteso da una folla di curiosi. I primi ad accoglierlo sono stati il sindaco e il vescovo di Foligno, Nando Mismetti e Gualtiero Sigismondi. L’opera, contenuta in un’apposita cassa doppia, è stata trasportata via terra da una società specializzata e subito trasferita all’interno della chiesa del monastero di Sant’Anna, che l’ha ospitata per oltre 200 anni. Qui è stata inserita in una speciale teca di vetro e verrà esposta al pubblico dal 18 al 26 gennaio. La mostra prevede uno speciale allestimento, simile a quello utilizzato a Palazzo Marino a Milano dove il capolavoro è stato visitato da oltre 240mila persone.

Il sindaco di Foligno ha espresso “grande emozione e orgoglio” e ha parlato di “evento eccezionale per la città, di grande rilievo culturale e spirituale”.

Il vescovo di Foligno ha parlato di “grande gioia” e di “sicuro investimento pastorale e straordinaria opportunità culturale”.

Le suore del monastero di Sant’Anna hanno accolto l’opera cantando.

Il capolavoro sarà esposto dal 18 al 26 gennaio, con ingresso gratuito, tutti i giorni dalle 9 alle 19.30. L’apertura al pubblico è prevista alle ore 15 di sabato.

La “Madonna di Foligno” fu commissionata a Raffaello dal folignate Sigismondo De’ Conti, nel 1511, come ex voto e proprio a Foligno rimase fino al 1797, quando fu saccheggiata dai soldati napoleonici, senza poi farvi più ritorno dato che, una volta recuperata, è stata collocata nelle collezioni vaticane. L’idea di riportala a Foligno è stata sollevata più volte, ma prima d’ora non è mai stato possibile concretizzarla. Questo straordinario risultato è stato possibile grazie alla sensibilità e alla disponibilità dei Musei Vaticani e del Gruppo Eni ed è frutto dell’impegno congiunto delle istituzioni locali, in particolare del sindaco e del vescovo di Foligno protagonisti di un evento storico per la città e per la regione. È, infatti, la prima volta che un’opera di Raffaello torna in Umbria dopo i saccheggi napoleonici.

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