I NEMICI DELLA DEMOCRAZIA

Viviamo un tempo in cui non avremmo mai immaginato che la democrazia fosse in pericolo. Con la caduta del muro di Berlino non avremmo mai pensato che la democrazia liberaldemocratica potesse essere messa in discussione. La sconfitta del nazifascismo e la caduta del sistema sovietico dovevano rappresentare la definitiva affermazione del modello democratico occidentale. Eppure non è così e la democrazia ha ancora i suoi nemici. Ma quali sono questi nemici ? A questa domanda cerca di rispondere il politologo statunitense Tom Nichols con il suo libro ” Il nemico dentro. Perché siamo noi stessi a distruggere la democrazia”, pubblicato, nella traduzione italiana, dall’editrice Luiss nell’ottobre 2021. La tesi di Nichols è che “le democrazie non hanno serie minacce esterne alla loro esistenza; oggi i pericoli più grandi sono al loro interno: Per ora, siamo noi il nostro peggior nemico”. Secondo l’autore infatti è il prevalere nei cittadini del narcisismo, del disinteresse alla cosa pubblica, della disinformazione, del rinchiudersi nel proprio io, dell’atomizzazione della società a minare le fondamenta della democrazia. A questo ha contribuito il diffuso consumismo che sposta l’interesse dei cittadini dal bene comune al privato, l’uso dei social, dell’iperconnessione che ci rende più vicini e nello stesso tempo più lontani. “La connessione- scrive Nichols – , malgrado tuti i suoi vantaggi – è il suo potere di indebolire il dominio degli Stati totalitari – sta distruggendo la cultura e le abitudini di una società democratica, ci sta rendendo più rabbiosi, più isolati, più narcisisti, più egoisti e cittadini meno seri”. Tutto questo rende la società una società del risentimento, senza virtù e ” le democrazie liberal…. non sono in grado di sopravvivere a lungo con un popolo senza virtù”. La conseguenza è che ” il risentimento in politica è l’esternalizzazione dell’invidia” e genera il populismo che mina le fondamenta di una democrazia rappresentativa. ” La tentazione autoritaria – aggiunge Nichols  – e la tentazione populista sono più simili e vicine a noi di quanto non ci rendiamo conto”. Purtroppo a questa drammatica diagnosi l’autore non riesce a far seguire proposte convincenti a curare una democrazia minacciata da ” il nemico dentro”. Nelle conclusioni del libro si limita a riscoprire il ruolo importante  dei partiti politici, ad indicare come assolutamente necessaria una ” partecipazione informata” , una diffusa consapevolezza civile, che assicuri quel popolo virtuoso di cui ha bisogno la democrazia per vivere e prosperare. Ci saremmo aspettati qualcosa di più. In ogni caso le analisi di Nichols sono un profondo stimolo a riflettere ed a comprendere meglio gli anni che stiamo vivendo nel ventunesimo secolo.

Il libraio

 

Tom Nichols, ” Il nemico dentro. Perché siamo moi stessi a distruggere la democrazia”, Roma, Luiss University Press, 2021, pp.229         Euro  20,00