IL GOVERNO DEI GIUDICI. UN ORDINE CHE SI FA POTERE
Secondo l’Eurobarometro in Italia la fiducia dei cittadini nel sistema giudiziario si è ridotta al 37%. Perché questo ? A questa domanda cerca di rispondere, senza sconti per nessuno, Sabino Cassese, docente ed ex giudice costituzionale, con il suo “Il governo dei giudici”, recentemente pubblicato da Laterza. E’ noto che nel nostro paese si è assistito ad una esaltazione dei giudici nel periodo delle cosiddette “mani pulite”, per poi vedersi affievolire la fiducia nei confronti della magistratura, soprattutto per l’esasperazione della politicizzazione del ruolo dei pubblici ministeri e per lo scandalo del sistema correntizio emerso nelle procedure di nomina di competenza del Consiglio Superiore della Magistratura. ” Ci si attendeva razionalità – scrive Cassese – e si è ottenuto populismo giudiziario. Ci si attendeva giustizia e si sono avuti giustizieri. La giustizia arriva troppo in ritardo per essere una giustizia equa”. Tutto questo ha contribuito alla diminuzione di questa fiducia nel sistema giudiziario, perché ” giustizia ritardata è giustizia negata” . Il confronto con altri paesi europei è impietoso. Riferisce Cassese che ” i procedimenti civili pendenti sono in Italia 3789, in Germania 1324, in Francia meno di 1; quelli penali in Italia 2084, in Germania e in Francia meno di 1 …. Segno di una scarsa produttività del sistema giudiziario italiano ” . Questo ha causato il fenomeno di una vera e propria fuga dalla giustizia per la lunghezza dei processi. Le cause sono molteplici e ci sono colpe anche della politica. Nel nostro paese c’è una proliferazioni di leggi, spesso farraginose e di difficile applicazione, ed un aumento eccessivo delle figure di reato. Ciò è avvenuto perché, secondo l’autore, la politica si è trovata sotto scacco della magistratura tanto che ” anche la più piccola decisione viene presa con legge”, con un’invasione di campo della legislazione nell’amministrazione. Si evidenzia così il superamento della tradizionale separazione dei tre poteri: legislativo, giudiziario, esecutivo. Il tradimento di Montesquieu è reso evidente, secondo Cassese, dal fatto che si è chiesto, soprattutto nella stagione di “mani pulite”, alla magistratura di farsi tutrice della morale pubblica tanto che ” quello che la Costituzione definisce ‘ordine’ è divenuto ‘potere’. Al compito di dare giustizia si affianca quello di predicare la virtù…In Italia , più che gli organi giudicanti, hanno guadagnato prominenza quelli dell’accusa, mentre invece, a causa dei loro ritardi, i primi hanno visto arretrare il proprio ruolo ( un esempio è la fuga dalla giustizia) “. L’analisi di Sabino Cassese è quindi penetrante e convincente. Spetta però alla politica di dare le risposte alle domande che questo libro pone.
Il libraio
Sabino Cassese, ” Il governo dei giudici” , Laterza, Bari- Roma , 2022, pp.97 Euro 12,00