IL TORRIDO AGOSTO DEI PARTITI

di Pierluigi Castellani

L’accordo Letta Calenda sembrava aver fatto chiarezza sui contorni del campo largo vagheggiato dal PD. Ma quell’accordo ha innescato la reazione dei Verdi e di Sinistra Italiana, che in un primo momento avevano dato la loro disponibilità ad Enrico Letta. Ora il segretario del PD si trova a dover riequilibrare a sinistra l’alleanza dopo che l’ingresso di Azione e +Europa aveva tranquillizzato chi temeva la mancanza di un centro nell’area politica chiamata a contrastare la destra di Giorgia Meloni. Un’intesa molto probabilmente si troverà ,ma è certo che il caldo torrido di questa estate non sta facilitando agli elettori di poter avere con chiarezza di fronte a loro lo scenario di alleanze, che si confronteranno il prossimo 25 settembre e con la definizione di credibili programmi da sottoporre al loro giudizio. Si dirà che siamo ancora nella fase di schermaglie tra  partiti e che sarà poi inevitabile la presentazione di linee programmatiche da perseguire nell’azione di governo. Il centrodestra è più avanti nella definizione dello schieramento anche se al momento occorre registrare vistose differenze nelle proposte. FDI prosegue nella sua richiesta del presidenzialismo e dell’unità nazionale mentre la Lega ha riscoperto il federalismo. Salvini infatti, pressato dai presidenti delle regioni del nord, sta rilanciando vecchi temi della Lega delle origini. Ma poi il centrodestra sicuramente troverà una sintesi anche se la Meloni ha raccomandato agli alleati di avanzare proposte credibili e realizzabili. Ma la flat tax e il condono fiscale di Salvini, la pensione a mille euro, la dentiera gratis agli anziani e il nuovo miracolo economico sbandierato da Berlusconi come si conciliano con il bilancio italiano su cui pesa un gravoso e cospicuo debito pubblico ?Ed inoltre sulla politica internazionale e sul ruolo del nostro paese in Europa davvero c’è sintonia tra Meloni, Salvini e Berlusconi?  Staremo a vedere. Il centrosinistra è indietro rispetto al centrodestra. I contorni dell’alleanza non sono ben definiti ed ancora occorre fare una sintesi delle linee programmatiche dei contraenti. Ed infine c’è l’incognita dei 5Stelle. Giuseppe Conte è tornato in modalità ” avvocato del popolo” e intende creare un terzo polo progressista tanto da mettere in difficoltà il PD. Ma le strizzatine d’occhio al duo Bonelli Fratoianni davvero possono portare a qualcosa di concreto? Non si può dimenticare che il popolo del movimento di Grillo si è sempre dichiarato né di destra né di sinistra ed allora come potrà tollerare l’alleanza con la sinistra estrema dello schieramento politico? Qualche dubbio c’è. Questa forzosa estiva campagna elettorale non farà certamente dimenticare al paese, che, in un momento in cui l’Italia è ancora alle prese con la pandemia, con una crisi economica innescata dall’aggressione russa all’Ucraina, e con la siccità che sta mettendo in pericolo la nostra agricoltura ed il nostro tenore di vita, è stato un clamoroso ed imperdonabile  errore mettere in crisi l’autorevole governo di Mario Draghi.