LE DISTRAZIONI DEL GOVERNO MELONI

di Pierluigi Castellani

Sono 23 mesi che in Italia cala la produzione industriale da cui dipende tutto l’impianto economico del nostro paese. Nell’ultimo anno il calo è stato del 3,50 % con il mese di dicembre che ha registrato il calo del 7,1 %. Sono dati che dovrebbero preoccupare ogni governante anche se  in parte il dato italiano risente della decrescita  soprattutto di paesi europei come la Germania e la Francia con i quali la nostra economia è interconnessa. Ma non c’è solo questo  che dovrebbe essere all’attenzione prioritaria del nostro governo. Assistiamo nel nostro paese ad una perdita del potere di acquisto dei salari, del resto tra i più bassi dell’Europa, ad un rallentamento dell’incremento dell’occupazione e  ad una situazione di incertezza generale, che certo non aiuta il nostro paese. Questa incertezza  sta anche derivando  dalla guerra commerciale scatenata dalla nuova amministrazione americana di Donald Trump, che mette in difficoltà il nostro export e dalla insostenibile aumento dei costi dell’energia, che pesa sull’apparato industriale ma anche su tutti i consumatori. E poi ci sono le guerre, che ancora insanguinano l’Europa ed i paesi mediorientali a noi vicini, che nonostante tutti gli sforzi e qualche segnale di speranza dovuta alla fragile tregua nel conflitto israelopalestinese non sembrano trovare la via per una duratura pace. Ebbene a fronte di questo scenario di che cosa si occupa il governo Meloni ? Di cercare di riattivare con qualche nuovo espediente giuridico i centri per i migranti in Albania, della difesa di ministri quali la Santaché ed il ministro Nordio, che non ha saputo dare una qualche decente spiegazione alla liberazione, con volo di stato, del generale torturatore libico il cui arresto era stato chiesto dalla Corte Penale Internazionale. E’ su questo terreno che Giorgia Meloni ed il suo governo stanno distogliendo gli italiani dall’attenzione sui reali problemi del paese. Ci sono anche importanti questioni internazionali che meriterebbero di essere messe a fuoco dalla politica italiana. Infatti come si posiziona il governo italiano rispetto alla novità politica rappresentata dall’intrusione nella politica internazionale dell’unilateralismo di Trump sempre più connotantesi come una politica di potenza usata anche nei confronti dei paesi  tradizionalmente alleati dell’America? Non sarà certamente sfuggito il silenzio della Meloni nei confronti dell’attacco alla Corte Penale Internazionale  da parte di Donald Trump tanto che il governo italiano non ha firmato il documento di sostegno alla CPI da parte di 79 paesi tra cui la Francia e la Germania, come non sta dicendo nulla sulla trattativa diretta tra Trump e Putin per la pace in Ucraina, che tagliando fuori l’Europa rischia di portare ad una pace giusta sì, ma per la Russia. E’ ora che la Meloni  esca dal suo silenzio e dica con chiarezza se sta abbandonando il suo europeismo a favore di un appiattimento sulla politica trumpiana, che conduce ad avallare anche le sue deliranti tesi sulla striscia di Gaza da cui dovrebbero uscire tutti i palestinesi a favore della trasformazione della striscia in una fantomatica nuova costa azzurra mediterranea. E’ ora che la Meloni chiarisca tutte queste cose e che soprattutto ci dica come vuole affrontare il declino della nostra produzione industriale ed il disagio delle famiglie italiane ,che sempre più si stanno impoverendo.