Le sgangherate uscite degli amministratori umbri: dal selfie della Pastorelli all’assalto di Sacripanti. I fatti di Spoleto, Amelia e Marsciano
Una settimana , quella appena passata, delirante per la politica umbra, che racchiude il livello della attuale classe dirigente. Una serie di figuracce con le quali i nostri politici mostrano la loro inadeguatezza, incompetenza e ignoranza. Facebook, Twitter e Instagram: i politici umbri ormai sono sbarcati sui social, dove collezionano figuracce. Come è avvenuto in questi giorni, uscite che danneggiano le stesse istituzioni locali. Spesso i nostri politici si fanno beccare in castagna sull’ortografia quando cinguettano su Twitter, per non parlare della precaria gestione della sintassi. Questa volta però non si tratta di una gaffe come quella indimenticabile di Maria Stella Gelmini quando era ancora Ministro dell’Istruzione (2011) , che scatenò l’ilarità del web scambiando il viaggio di un fascio di neutrini, facente parte di un esperimento di fisica al Cern, con una galleria che era stata scavata per unire Ginevra e il Gran Sasso. Quanto è avvenuto a Spoleto, in Consiglio Comunale , e l’uscita su Facebook dell’assessore comunale di Perugia, Clara Pastorelli, che ha postato un selfie con colbacco e maglione a stelle e strisce alla maniera dello “sciamano” Jake Angeli, denotano una superficialità imperdonabile. Anche i distinguo non sono stati meno imbarazzanti .A dire la verità negli ultimi tempi siamo stati avvezzi ad uscite poco edificanti, soprattutto da parte di chi rappresenta le istituzioni ai massimi livelli. A Spoleto la consigliera comunale di Forza Italia Marina Morelli, durante una discussione in Consiglio, dichiarava testualmente: ” …sappiamo bene che la Usl ha dato la password al sindaco, non siamo 14 down”. Oltre alla risoluta indignazione dei presenti, c’è stata giustamente la deplorazione dell’Associazione nazionale mutilati ed invalidi civili. ” Il disabile deve essere trattato nella medesima maniera di un normodotato, l’ handicap è una risorsa. L’auspicio è di non dover risentire più tali inopportuni e ignobili confronti, soprattutto da parte di figure istituzionali nell’esercizio del proprio compito”, ha commentato il presidente dell’Anmic Enrico Mariani. Così come fa discutere un post che l’assessore comunale allo sport e al commercio Clara Pastorelli, di Fratelli d’Italia, ha pubblicato nelle storie del suo profilo Facebook , facendo riferimento all’assalto al Campidoglio di Washington . ” Forza sempre e comunque Stati Uniti d’America. Spesso ciò che sembra reale non lo è. Fb bannerà pure me ? “, c’era scritto nel post che ha scatenato sui social una vera e propria bufera. Il post è stato ripreso dalla consigliera comunale del Pd Sarah Bistocchi che ha commentato: ” Spesso ciò che sembra reale non lo è. Anche io vorrei che non lo fosse “. C’è chi a chiesto al Sindaco Andrea Romizi, silenzioso come sempre, di cacciare l’assessore. In un secondo post, Clara Pastorelli è intervenuta sulla vicenda, con alcune precisazioni. ” Ho cercato di esprimere – scrive la Pastorelli – anche , mi sia consentito, con un minimo di, chiaramente non compresa, ironia che non credo sia semplice, né opportuno dare giudizi certi sui fatti recenti di Capitol Hil, al netto di una ferma e scontata condanna dei modi e della sconcertante violenza usata”. Precisazione imbarazzante per molti. ” Quello che è successo al Congresso è da condannare a prescindere”, hanno ricordato all’assessore in diversi. Poco più di due mesi fa ad Amelia, il Presidente del Consiglio comunale Leonardo Pimpinelli, della Lega di Matteo Salvini, pubblicò un post sessista contro il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina: ” Ora ho appreso dalla Azzolina che il Comitato tecnico scientifico è organo rigido…parlerà per esperienza”. Dopo qualche ora rassegnò le dimissioni confessando di ” aver sbagliato perché la critica politica non deve mai cadere nel volgare”. Dopo qualche giorno dalle dimissioni, Leonardo Pimpinelli fu rieletto dal centrodestra Presidente del Consiglio comunale di Amelia con l’opposizione che definì la vicenda ” uno schiaffo alla città, alla sua storia e alle istituzioni”. Per non parlare delle uscite del Consigliere comunale di Amelia Massimiliano Galli che per una uscita contro Emma Marrone fu espulso dalla Lega. Non contento pubblicò un post dove esultava per la perdita di lavoro femminile dovuta al Covid: ” non tutti i mali vengono per nuocere”, invitando le donne a dedicarsi ” al ruolo di mamma a tempo pieno per un futuro migliore “. Era, invece , maggio scorso quando il consigliere comunale di Marsciano Matteo Velloni commentò su facebook la liberazione di Silvia Romano in questo modo: ” Terra per ceci doveva essere quell’oca, ma come al solito solo queste bravate sanno fare. Ora che è libera e felice la pagava salata con me”. Matteo Velloni chiese successivamente scusa spiegando che ” le espressioni usate, sono maturate in un contesto di disagio nei confronti della situazione paradossale che stiamo vivendo con nuclei familiari in difficoltà “. Insomma per l’esponente della Lega fu uno sfogo, giustificazione che consentì al consigliere di restare al suo posto. L ‘ultima uscita è quella del capogruppo della Lega nel Comune di Orvieto, Andrea Sacripanti, che ha pubblicato un post su Facebook con il quale ha sollevato un’altra bufera: ” Terminata l’indignazione per quanto accaduto in America – ha scritto Sacripanti – ricordate sempre che i vostri figli a gennaio sono costretti a seguire le lezioni a scuola con le finestre aperte ! Io occuperei e assalterei il ministero dell’Istruzione….Ma siamo in Italia”. Chiaro il riferimento all’assalto di Capitol Hil, che lo stesso Sacripanti aveva commentato sempre sui social postando la foto di Jake Angeli sotto la didascalia : ” Tutto ‘sto casino per un paio di corna…”. Immediata la reazione di Nicola Fratoianni, leader di Sinistra italiana, che ha twittato: ” Dopo quello che abbiamo visto a Capitol Hill, ci mancava solo il consigliere comunale di Orvieto, capogruppo della Lega, che incita ad assaltare il ministero dell’Istruzione. Ora capisco la timidezza di Salvini nel condannare quanto avvenuto a Washington “. L’altra notte Twitter ha cancellato il profilo di Trump chiudendo il canale principale usato dal presidente per comunicare col suo popolo. Internet e i social hanno ormai assunto un ruolo determinante in ambito politico, un ruolo però che a volte si traduce in effetti negativi con veri e propri episodi di odio che rischiano di diventare virali. Ma per evitare tutto questo occorre una classe politica preparata, educata e rispettosa del valore delle istituzioni. Cercando di riscoprire una dimensione meno veloce, certamente più riflessiva.