L’ULTIMO BASTIONE DEL POPULISMO
di Pierluigi Castellani
La crisi dovuta alla pandemia,, il piano di rinascita e resilienza per l’utilizzo dei fondi dell’Europa, ma soprattutto la forte esposizione mediatica degli scienziati, che, in modo unanime, sollecitano tutti a vaccinarsi per combattere il Covid-19, stanno facendo prevalere la necessità della competenza e della professionalità sulle tante improvvisazioni a cui il populismo ci aveva abituato. Eppure ci sono ancora sacche dell’opinione pubblica in cui il populismo si sta rinserrando per non ammainare la bandiera del pressapochismo e della demagogia. Ora sono i novax che scendono in piazza per dire di no al vaccino e protestare contro l’obbligatorietà del green pass per usufruire dei mezzi pubblici di trasporto, per accedere ai locali di spettacoli al chiuso e ad alcune professioni come quella di docente. Anche in questo caso c’è chi liscia il pelo ai contestatori e ci sono forze estremiste, soprattutto di destra, che partecipano attivamente alle manifestazioni di protesta, che in qualche caso danno origine a gesti di violenta intolleranza nei confronti di giornalisti, fino a minacciare i professionisti che si pronunciano apertamente a favore del vaccino. C’è anche da notare che le piattaforme dei social sono divenute uno strumento di diffusione di queste minacce e di notizie false, che amplificano e diffondono la protesta. Si dirà che in questo caso non si tratta di populismo, ma di frange minoritarie refrattarie ad ogni razionalità. Eppure è proprio nella demagogia che si annida il germe del populismo, che, seppure minoritario, non si arrende ad ogni logica, che tenga conto della realtà e del dovere di responsabilità e di solidarietà, che dovrebbe tenere insieme ogni comunità. Chi non si vaccina in nome della libertà non è affatto rispettoso della libertà degli altri e della responsabilità che ognuno ha nei confronti del consorzio umano. Ma non è proprio questa una connotazione del populismo ? Non è con l’esaltazione dell’incompetenza, dell’uno vale uno, con disconoscimento di ogni dovere di solidarietà, che si minano i fondamenti della democrazia ? Per questo oggi, che anche i 5Stelle stanno diventando un partito con i piedi ben saldi nei palazzi del potere, oggi, che anche la Lega di Salvini ha abbandonato le posizioni anti euro e fa parte di un governo presieduto dall’ultraeuropeista Mario Draghi, che incarna anche il simbolo della competenza nell’esercizio del potere, occorrerebbe che venga espugnata anche l’ultima roccaforte del populismo. E non basta prendere le distanze condannando le violenze di alcune piazze, occorre fare di più, è necessario erigere un cordone sanitario, che esuli coloro che erigono un no aprioristico ed ideologico contro tutto e tutti in modo che venga restituita dignità a chi si impegna con professionalità e competenza in tutti i luoghi, che comportano esercizio democratico del potere.