Gli studenti umbri tra i migliori d’Italia: qui la più alta percentuale di maturandi con lode

L’Umbria sfiora il primato nazionale per percentuale di maturandi che hanno ottenuto la lode nel 2017. Sono questi i numeri diffusi dal ministero dell’Istruzione relativi agli esami di Stato appena conclusi. Subito dopo la Puglia che registra un 2,6 per cento, si colloca il Cuore d’Italia che con un 2,4 per cento per poco non conquista il podio. Rispetto al 2016 quando i “lodati” umbri furono 137, quest’anno hanno raggiunto quota 158. Al terzo posto ci sono le Marche con un 2,3 per cento. Seguono le scuole del sud d’Italia:  Calabria, Campania e Sicilia. Mediamente quindi la crescita nazionale dei 110 e lode c’è stata con un passaggio da 5.133 del 2016 a 5.494 nel 2017. E sembra che i migliori studenti italiani si trovino tra il centro e il sud dello Stivale. Da un punto di vista numerico invece la situazione cambia, sebbene il primato spetti sempre alla Puglia che con i suoi 944 “110 e lode” si qualifica la miglior regione italiana sia per quantità che per percentuale rispetto al numero complessivo di studenti. I campani si posizionano al secondo posto con 802 lodi, mentre al terzo posto si confermano i siciliani. La regione Lazio raggiunge il quarto posto e al quinto compare la prima “nordica”: l’Emila Romagna. Anche il numero degli studenti lombardi premiati con lode cresce, passando da 300 a 337. La regione che perde posizione è invece il Piemonte che scende da 225 a 196 studenti diplomati con lode. Altra dato negativo è riportato in Abruzzo con un passaggio da 140 a 132 maturandi lodati. Ulteriori dati emersi sullo stato dell’arte relativo alla maturità 2017 riguardano la percentuale di promossi sia all’esame di terza media che di maturità: il 99,8 per cento dei ragazzi hanno superato le prove finali di scuola media, mentre il 99,5 per cento sono risultati “maturi” e con ogni probabilità sceglieranno di iniziare il percorso accademico. All’esame di maturità alle superiori, il 4 per cento non viene neanche ammesso, a fronte di uno studente su quattro che dovrà ricevere un ulteriore giudizio a settembre e dovrà passare l’estate cocente sopra i libri. Il quadro riportato dal Miur invece mette in evidenzia un calo generale dei voti. Hanno superato quota 70 il 62,5 per cento rispetto al 63,1 del 2016. L’8,5 per cento si sono posizionati con una votazione compresa tra il 91 e il 99, mentre in calo sono i ragazzi che hanno conseguito un voto tra 81 e 90: il 18,9 per cento rispetto al 19,1 del 2016. Tra il 71 e l’80 il 28,6 per cento contro il 29,2, mentre tra il 61 e il 70 la situazione rimane immutata e aumentano i 60. Il voto più basso è stato preso dall’8,4 per cento contro l’8 per cento del 2016. Complessivamente le votazioni più alte vengono presa dagli studenti dei licei e il classico registra i voti più elevati in assoluto. Gli studenti svogliati sembrano calare di numero, considerando che le bocciature delle superiori sono state del 7,3 contro il 7,9 dell’anno scorso. I bocciati al primo anno sono invece dell’11,5 per cento, dato che secondo il Miur mette in risalto le difficoltà del passaggio dalle scuole medie a quelle superiori.

 

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