Perugia, Bucchi: “La prestazione mi è piaciuta”

È finito con un pareggio senza reti il match tra Perugia e Spezia e Cristian Bucchi sa bene che in termini di classifica può costare carissimo: “È un risultato che non ci può soddisfare perchè rischia di condizionare il cammino nostro e della altre che vogliono entrare nei playoff. La prestazione mi è piaciuta, gente come Alhassan e Dossena hanno resistito nonostante i crampi. Più di così non si poteva fare”. La fase conclusiva ha lasciato a desiderare, anche se “abbiamo creato delle situazioni favorevoli. Era difficile poi chiedere ai terzini di andare perchè non avevamo copertura”. Il tecnico non è d’accordo su chi dice di aver visto una squadra confusa: “Siamo stati disordinati semmai. Quando vuoi vincere è facile che lo schema salti. Se rischi di vincere rischi anche di perdere. Volevo mettere un giocatore offensivo come Terrani ma non ci sono riuscito”. L’infermeria è sempre più affollata: “La maggior parte degli infortuni sono traumatici – chiarisce Bucchi – Del Prete ha avuto una distorsione alla caviglia così come Fazzi. Fossero quindici muscolari sarei preoccupato. Con 5 gare in 15 giorni abbiamo un po’ tirato il collo a certi giocatori. In questo momento dobbiamo cercare di trovare delle energie ovunque”. Il rendimento casalingo continua a non soddisfare: “Ci mancano dei punti in casa, fuori siamo meno belli. Tutti cercano di vincere in casa, ma trovando difese chiuse abbiamo spesso cercato di cambiare atteggiamento e combinazioni”. Sulla lotta playoff Bucchi si augura che “sia Frosinone che Verona compiano dei passi falsi. Sono convinto che i playoff si disputeranno, anche se dobbiamo guardare soprattutto a noi”. Concetto ripreso anche dal collega dello Spezia Domenico Di Carlo: “Spero che Verona e Frosinone non vincano sempre. La Spal ha un po’ scombussolato le gerarchie”. Sulla partita: “Non siamo arretrati di un centimetro, abbiamo cercato di giocare a calcio. Ci prendiamo questo punto ottenuto con grande personalità. Il Perugia si è messo a specchio come speravo facesse, perchè fisicamente stiamo bene e abbiamo qualche assenza in meno rispetto a loro. Ho messo in campo qualche attaccante perchè i loro difensori erano stanchi ma non c’è stato nulla da fare. Un risultato giusto, con qualche rammarico perchè le migliori occasioni le abbiamo avute noi”. Infine Alberto Brignoli, che parla di “punto guadagnato considerata la situazione. Chi parla di due punti persi manca di rispetto e lucidità nel valutare la partita, anche perchè c’erano dei ragazzi che non giocavano da tanto e ci hanno dato una grossa mano. È chiaro ora che dovremo fare bottino pieno e sperare che il Frosinone non faccia altrettanto”. Sul gioco con i piedi: “Ho avuto la fortuna di essere allenato da Zenga e Montella che mi hanno spiegato le dinamiche di questo tipo di gioco. C’è stato e c’è tanto lavoro perchè serve tempo e pazienza. Idoli? Seguivo sempre Toldo, ma ora guardo i portieri della A”. Il portiere parla poi del rapporto con Rosati: “Penso che una situazione simile non gli fosse mai capitata. Ho molto da imparare da lui. Oggi il preparatore Gentili aveva la febbre e lui e venuto a fare riscaldamento con me, qualcosa di unico perchè molti avrebbero fatto diversamente. Oltre al fatto che mi aiuta molto a livello tecnico”. Sul futuro infine non chiude la porta ad una permanenza in biancorosso: “Mi piacerebbe restare. Non sono cose che competono a me, ma la volontà c’è”. La squada osserverà ora due giorni completi di riposo; la ripresa è fissata per lunedì 8 alle 15.

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