Perugia, consulte di quartiere, Consiglio non approva

PERUGIA – Il Consiglio Comunale di Perugia nella seduta del 13 gennaio 2014  non ha approvato in prima votazione la pratica concernente la modifica dell’art. 13 dello statuto comunale – istituzione delle consulte di quartiere.L’atto ha fatto registrare la seguente votazione: 18 voti a favore (maggioranza), 11 contrari (opposizione) e 3 astenuti (Bargelli, Lupatelli e Zecca), non raggiungendo il quorum richiesto per l’approvazione e le modifiche statutarie,  pari al voto favorevole dei due terzi dei consiglieri assegnati ( 27 voti a favore su 40). Ora per poter essere approvata la proposta dovrà essere votata per due volte consecutive nel corso di due prossime sedute con almeno 21 voti a favore (art 6. Comma 4 del TUEL) Nell’illustrare il contenuto dell’atto, il Presidente della I^ Commissione Erika Borghesi ha ricordato che nella linea n. 1 del programma di mandato “Perugia città democratica e partecipativa”  si afferma la volonta’ di allargare e valorizzare i luoghi e gli strumenti di democrazia e partecipazione, coinvolgendo gli attori sociali e gli operatori economici della comunita’ locale.

Inoltre il Piano Generale di Sviluppo 2010/2014 prevede , tra gl’indirizzi strategici  quello di  allargare e valorizzare i luoghi e gli strumenti di democrazia e di partecipazione ed estendere e facilitare l’accessi ai servizi attraverso l’istituzione dei consigli di quartiere per una maggiore e più diretta partecipazione dei cittadini alle scelte e alle decisioni riguardanti la vita della comunità, per promuovere strumenti di espressione di tutte le componenti del territorio, per sostenere processi di autonomia cosciente e responsabile.

Come e’  noto, la legge 42/2010 ha soppresso le circoscrizioni di decentramento  per i Comuni con popolazione inferiori a 250.000 abitanti e, dunque, il Comune di Perugia  ha dovuto abrogare la relativa norma statutaria.

Cio’ ha prodotto  l’esigenza di attivare, con un diverso modello organizzativo, la valorizzazione della partecipazione dei cittadini all’attività politico-amministrativa dell’ente garantendone la rappresentanza della popolazione nell’ ambito di predeterminati confini territoriali.

La Giunta per dar corso a questo processo ha proposto al consiglio comunale con la preconsiliare n. 92 del 20/11/2013 di modificare l’art. 13 (partecipazione politico-amministrativa) dello statuto inserendo al secondo comma: “Al fine di attivare forme e luoghi per valorizzare la partecipazione dei cittadini all’attività politico amministrativa e garantire la rappresentanza delle esigenze della popolazione nei rispettivi ambiti territoriali, possono essere istituite le Consulte di quartiere, organi con funzione di partecipazione e consultazione della cittadinanza. Con apposito regolamento vengono disciplinati il numero delle Consulte di quartiere e la loro delimitazione territoriale, il sistema di elezione, le modalità di esercizio delle funzioni, l’organizzazione e le sedi”.

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