PROVINCIA PERUGIA, APP CULTURA TURISMO, SCOMMESSA VINTA

Il lavoro che ha portato all’app culturale-turistica è cominciato all’interno di alcune riunioni fatte con gli assessori alla cultura dei Comuni umbri tra il 2010 e il 2011, quando si iniziava a parlare del processo di candidatura di una città umbra a Capitale europea della cultura per il 2019. Avevamo messo al centro di quelle riunioni una serie di temi importanti per capire il ruolo delle tradizioni artigianali locali, la loro trasformazione come elementi vitali per la società di oggi, il potere di comunicare socialità e integrazione che hanno ancora i nostri borghi, presi in sé e nei loro rapporti con i centri maggiori. Insomma, una serie di riflessioni da cui è nata la struttura di un sistema di conoscenze in continua, dinamica evoluzione. Queste conoscenze, integrate con le linee storiche di fondo della nostra regione, hanno formato una griglia che, anziché far da traccia a un libro stampato, si è fortemente orientata verso il prodotto del web. Ecco dunque come è nata la struttura dell’app, come lavoro, cioè, su un’offerta tradizionale, trasportato però in un linguaggio nuovo, di domani. Abbiamo scommesso sulla freschezza delle conoscenze che i singoli Comuni ci possono dare quanto al “vissuto” quotidiano dei paesi e dei borghi, abbiamo deciso di costruire un’app non come strumento di pura erudizione, ma come cammino concreto fra le tradizioni e il presente della nostra gente nel suo rapporto con gli ospiti che vengono a visitarla.

 

Con un occhio all’i-phone e all’i-pad e l’altro al paesaggio – urbano e non urbano – che si attraversa, il turista troverà sempre accanto a sé uno stile culturale inconfondibile, un’atmosfera culturale ampia e rasserenante. Troverà e si troverà in mezzo al passaggio delle epoche: questo è il punto forse più evoluto dell’app, il volere cioè individuare, in una città, percorsi di volta in volta dominanti (etrusco, umbro-romano, medievale, rinascimentale) senza che l’idea d’insieme della città visitata, il suo fascino, in una parola, umbro, vada perduta. Questa idea “umbra” ci deve essere – e nell’app la diamo – ma non deve essere dominante, deve dialogare con la prevalenza di volta in volta etrusca o umbro-romana o medievale o rinascimentale del paese che il turista attraversa.

 

In molti punti l’app dovrà crescere e migliorare, crescere, collegare gli interessi storico-culturali con quelli economici, delle ricettività e dell’ospitalità: la Confcommercio da un lato e il Touring club dall’altro, che stasera ci accompagnano nella presentazione, sono una garanzia di lavoro progressivamente migliorabile. Il rapporto con i Comuni sarà, in quest’ottica, sempre l’asse principale su cui lo strumento tecnologico dell’app dovrà registrare il pieno suo funzionamento e attuare la sua coerenza di libro non scritto da una sola persona, ma costruito col concorso di tutte le sensibilità – storiche, economiche, ricettive – che chi abita in un luogo non può non avere e sarebbe un grave errore, anche commerciale, se non le potesse esercitare.

 

NB: in occasione di SMAU Business Roma, l’app è stata premiata dal Presidente di SMAU come una delle tre prime applicazioni del concorso Smau Mob App Awards 2012, a livello nazionale nella categoria “turismo”. A tal proposito la Provincia di Perugia, verso la fine del 2012, ha siglato un protocollo di intesa per la promozione del territorio della Provincia di Perugia con azioni di valorizzazione in ambito culturale-turistico e di marketing anche nel settore Promo – commerciale.

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