SPELLO, APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE

Il Consiglio comunale di Spello ha approvato il bilancio di previsione 2013, la manovra finanziaria annuale di 8,7 milioni di euro, di cui 7,4 milioni di parte corrente, servizi per conto terzi 750 mila euro e 580 mila euro per investimenti, con il bilancio che rispetta il patto di stabilità. “Il percorso di approvazione del bilancio 2013 – ha affermato l’assessore alle finanze Vittorio Ciancaleoni – è stato caratterizzato da estrema confusione e incertezza normativa. Si è cercato, comunque, di gestire al meglio le risorse a disposizione per di poter predisporre un bilancio solido e affidabile ed ora si sta già lavorando al bilancio di previsione del 2014″. Riguardo l’Imu per l’abitazione principale e pertinenze, l’Ente ha ridotto l’aliquota a 0,35%, a seguito del recente provvedimento del Governo a riguardo, essendo l’aliquota inferiore a quella base dello 0,40%, i proprietari di prime case a Spello saranno esentati dal pagamento della seconda rata Imu, a differenza di molti altri comuni, che hanno deliberato un aumento delle aliquote oltre quella ordinaria del 0,40%, ove è previsto invece il pagamento di una mini Imu.

 

Per gli altri fabbricati e terreni edificabili l’aliquota e’ stata fissata a 0,90%, per le abitazioni tenute a disposizione non locate allo 0,96%. La Tares, il “tributo comunale sui rifiuti e sui servizi” che ha sostituito la Tarsu, con previsione di copertura totale dei costi di gestione del servizio, resterà, per le utenze domestiche e non domestiche, tra le più basse rispetto a quelle applicate negli altri comuni del comprensorio e ben al di sotto della tariffa rifiuti media dell’Umbria.

 

Non è stata prevista l’applicazione della tassa di soggiorno, restano invariate l’addizionale Irpef con conferma dell’esenzione totale per redditi sino a 10 mila euro, la Tosap, l’imposta di pubblicità e le tariffe dei servizi a domanda individuale, tra queste mense e rette asilo. Per fronteggiare i nuovi tagli ai trasferimenti di 445.636 euro rispetto all’anno precedente, è stata prevista una revisione e razionalizzazione della spesa, il taglio delle indennità del 10% per sindaco e giunta, del 30% dell’indennità di funzione e di risultato del direttore generale e del 10% dell’indennità di posizione dei responsabili di area. Inoltre vi e’ il contenimento dei costi del personale, delle utenze, rivedendo anche alcuni contratti di gestione, proseguendo inoltre la lotta all’evasione e all’elusione.

 

Non è stata prevista l’accensione di nuovi mutui, con conseguente riduzione del livello di indebitamento globale dell’ente e del peso degli interessi passivi sulla parte corrente del bilancio. È stato confermato l’impegno per i servizi educativi e quelli socio-assistenziali, rifinanziato il fondo sociale per le famiglie disagiate, che ha permesso di aiutare tante famiglie in situazioni di difficoltà, per effetto della crisi e della disoccupazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.