Terni, la nuova giunta nasce tra le polemiche: defenestrato Andrea Giuli, il Sindaco cede a Fdi. Ridimensionati i civici

Il  Sindaco di Terni Leonardo Latini ha scelto i nuovi assessori confermando le previsioni fatte in largo anticipo da Umbria Domani. Un rimpasto che penalizza soprattutto l’ex vicesindaco Andrea Giuli, fatto fuori senza troppi complimenti . Un rimpasto di giunta che si è reso necessario dopo le dimissioni dell’assessore Leonardo Bordoni e le richieste di Fdi.  Latini è stato così costretto ad andare oltre,  togliendo il vicesindaco Andrea Giuli.  Benedetta Salvati ha preso il suo posto.  Bordoni , invece, è stato sostituito da Federico Cini, 26 anni, leghista, chiamato a gestire deleghe pesantissime come l’Urbanistica privata, edilizia e mobilità. Con la promozione di Benedetta Salvati a Vicesindaco – con delega sempre ai lavori pubblici – si è liberato un ulteriore posto in giunta. La Salvati è stata sostituita dall’avvocato Maurizio Cecconelli di Fratelli d’Italia che seguirà la cultura, politiche giovanili ,Briccialdi, comunicazione e gemellaggi.  Il Sindaco ha già firmato il decreto di nomina dei due nuovi assessori. In sintesi: Benedetta Salvati promossa vicesindaco e Federico Cini (Lega) e Maurizio Cecconelli (Fdi) nuovi assessori. Il rimpasto – dopo settimane di polemiche – può quindi considerarsi un capitolo chiuso anche se non mancano i primi mal di pancia  e le code polemiche. A vincere il braccio di ferro sono stati gli azionisti di maggioranza del centrodestra di Palazzo Spada ( Lega e Fdi) mentre escono con le ossa rotte i civici. Fratelli d’Italia va ben oltre le previsioni: raddoppia la presenza in giunta ( Elena Proietti e Maurizio Cecconelli), ottiene anche la presidenza della prima commissione lasciata da un leghista (Cini) e fa man bassa di deleghe importanti. Tra l’altro è stato proprio il partito della Meloni a chiedere con insistenza la testa del vicesindaco Andrea Giuli. Fa un salto in avanti significativo Benedetta Salvati mentre la Lega conserva un ruolo centrale . ” Sapevamo fin dall’inizio che amministrare la città non sarebbe stato semplice. Non potevamo sapere che alle emergenze conosciute se ne sarebbero aggiunte altre ancor più grandi, come la pandemia. Ora abbiamo una doppia responsabilità verso la città: la prima è di rispettare gli impegni presi e le idee esposte; la seconda è di cogliere tutte le opportunità relative al rilancio e alla ripartenza di Terni nel post pandemia. Dai colloqui avuti nei giorni scorsi è emersa dunque la volontà di ampliare un responsabile coinvolgimento di tutti, nel rispetto dell’identità e dei contributi di ognuno”,  così il Sindaco Latini in una nota subito dopo il rimpasto. Sull’allontanamento brusco di Andrea Giuli ? Latini se la cava con un cordiale benservito: ” Voglio ringraziarlo per il contributo importante che ha dato alla città, per il suo grande impegno, per le sue idee e i tanti progetti che hanno consentito a Terni di recuperare un ruolo da protagonista in settori che continuo a ritenere fondamentali come quelli della cultura e del turismo”. Insomma, Giuli è stato così bravo da essere defenestrato. Felici quelli di Fratelli d’Italia che con una nota a firma del coordinatore regionale Franco Zaffini e quello provinciale di Terni, Paolo Alunni Pistoli, ringraziano il Sindaco per ” aver riconosciuto il ruolo di Fdi. Si è così ridisegnato l’equilibrio della giunta, del resto la crescita di Fratelli d’Italia non poteva non aprire nuovi scenari anche a Terni”.  Anche la Lega, con il segretario provinciale di Terni, Nico Nunzi, si dichiara soddisfatta  della decisione di Latini. ” Il nostro partito si rafforza con la nomina a vicesindaco di Benedetta Salvati”. Per il Pd, invece, ancora una volta Terni  è diventata ” oggetto di guerra tra bande, più o meno autoctone”. Per i democratici ternani è ormai palese ” la ingovernabilità che va avanti da quando l’attuale giunta si è insediata, ha ormai raggiunto livelli grotteschi tra la ricerca di strapuntini, seggiole e predellini, con un Sindaco debolissimo, ostaggio di sgambetti interni sia dai suoi alleati che dai suoi stessi compagni di partito, in un clima che alimenta chiacchiere e pettegolezzi da cui la comunità ternana e la stessa istituzione vanno tutelate”. Per il Pd il Sindaco Latini ha deciso di abbandonare ” le esperienze civiche, sociali e culturali accettando una completa accondiscendenza ai desiderata dei partiti”.