Tk-Ast, l’addio di Pucci, l’ansia per la scelta di Morselli

TERNI – Hanno un “non so che” di inquietante le dimissioni di Marco Pucci, amministratore delegato di Tk-Ast. Lo dicono i sindacati, i lavoratori ma anche diversi esponenti del mondo politico locale.  L’abbandono del Ad ternano alla multinazionale ha avuto l’effetto in città di uno di quei terremoti che scuotono la comunità dalle fondamenta.

Se a questa notizia si aggiunge quella che a sostituirlo arriverà Lucia Morselli, che ha la fama di essere una “tagliatrice di teste”, il mix è esplosivo. In pochi, oggi, in città si sono sognati di chiedere i motivi dell’addio di Pucci. Molti, moltissimi, a partire dai sindacati, hanno dato per scontata la risposta. “Con tutta probabilità – dicono in più di uno a denti stretti e con l’amaro in bocca – non se l’è sentita di applicare pesanti tagli che l’azienda potrebbe chiedere nelle prossime settimane”. Già, perché, per la fine di luglio è attesa la presentazione del piano industriale e a quel punto saranno “dolori”.

Tornando alla Morselli nei mesi scorsi, in seno alla Berco, società controllata dalla ThyssenKrupp, ha ottenuto, dopo un lungo braccio di ferro con i sindacati, un taglio di 438 addetti su 2000 lavoratori complessivi. Un curriculum, il suo, che spaventa, e non poco Terni. Da qui la richiesta del mondo sindacale di innalzare il livello del confronto, portando la questione direttamente sul tavolo del Governo. Nelle prossime ore il Comune dovrebbe formalizzare la richiesta di incontro.

 

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