UN NUOVO ANNO DI SPERANZA

di Pierluigi Castellani

E’ largamente diffuso il desiderio di lasciare rapidamente alle spalle il terribile anno 2020 e sperare che il nuovo anno sia migliore e possa registrare la sconfitta del covid-19. Il disagio, le restrizioni, le sofferenze e i lutti che hanno segnato il 2020 non sarà possibile archiviarli senza una necessaria riflessione su quanto avvenuto e fare in modo  di non dover più affrontare la prossima possibile emergenza senza aver predisposto strutture sanitarie adeguate e senza esserci dotati anche di un piano economico e sociale per farvi fronte. C’è voluto il devastante terremoto del Friuli del 1976 perché il paese si dotasse di una efficiente struttura di protezione civile. Ora occorre predisporre per l’Italia una rete di diffusi presidi sanitari che possano fare argine ad una improvvisa emergenza come quella che tutt’ora stiamo vivendo E’ in questo senso che dovrebbe orientarsi il dibattito su come utilizzare i fondi del recovery fund. Esiste anche l’opportunità delle risorse provenienti dal fondo salva stati, il cosiddetto Mes, che va assolutamente colta. Non avremmo mai altri fondi, circa 36 miliardi, da dedicare interamente alla sanità con questo unico vincolo di destinazione che l’Europa ci imporrebbe. Ma il governo è purtroppo paralizzato dal pregiudiziale veto dei 5Stelle, veto che il presidente Conte sembra non aver intenzione di superare. La politica è anche una scuola di pragmatismo, che spinge ad utilizzare tutto quanto è possibile per raggiungere l’obbiettivo del bene comune, unico vero fine di ogni politica. Andare avanti in questo modo con un estenuante e lungo dibattito su quello che dovrebbe essere il recovery plan italiano senza giungere ad una qualche positiva conclusione appare a tutti una vera follia. Ci si augura che il 2021 possa essere un nuovo anno anche per la politica italiana per lasciare alle spalle quella litigiosa e frammentata del 2020. Gli italiani si affidano con speranza a questo nuovo anno. Ci auguriamo che le tante esortazioni di papa Francesco e i ripetuti appelli alla concordia nazionale del Presidente Mattarella rompano il ghiaccio che si sta accumulando negli ingranaggi della politica in questo “inverno del nostro scontento”. Questo è anche l’augurio che estendiamo a tutti gli amici di Umbria Domani.