Carabinieri indagano su binge drinking.Decine di giovanissimi sentiti a Orvieto, convocati anche i genitori.

Anche i Carabinieri in campo, ad Orvieto, per contrastare il fenomeno del ” finge drinking “, l ‘ assunzione da parte di giovanissimi , in breve tempo, di una quantità rilevante di alcolici per raggiungere ubriacature immediate. L’ Arma ha infatti convocato negli ultimi mesi decine di minori presso gli uffici della locale compagnia per far luce su alcuni episodi che hanno coinvolto giovanissimi, alcuni dei quali, riferiscono i militari, con possibili riscontri di natura penale. Convocati anche i genitori, che si sono dimostrati più che disponibili ad assumere le iniziative necessarie a supportare i ragazzi nelle loro scelte. Almeno quattro, secondo quanto si apprende, le situazioni oggetto di segnalazione all’autorità giudiziaria di Terni e a quella minorile di Perugia, anche per le valutazioni di carattere sociale legate a possibili disagi da parte dei minori. Infatti sempre più spesso i giovani sembrano essere i più avvezzi al ” finge drinking ” , ovvero il consumo di quattro-cinque-sei drink alcolici nella stessa serata. Numerosi studi documentano che il consumo di bevande alcoliche in un tempo limitato aumenterebbe il rischio per il cuore e per il cervello. Più si incorre in questa abitudine,  più alti sono i rischi di essere colpiti da problemi cardio e cerebrovascolari . I dati raccolti sono sufficienti per dire che occorre avviare campagne informative che puntino a spiegare ai giovani e alle famiglie le conseguenze sulla loro salute. Ora arriva l’iniziativa dell’Arma dei Carabinieri anche alla luce di quanto è successo due giorni fa  quando tre ragazzi di Orvieto  avevano messo in piedi una vera e propria sfida dello shottini, in un locale della città i cui titolari sono stati denunciati dalla polizia per somministrazione di bevande alcoliche ai minori di 16 anni. A far scattare le indagini un malore accusato da una quindicenne dopo aver bevuto  diversi bicchierini. I genitori hanno presentato poi una denuncia  a seguito della quale sono state raccolte numerose testimonianze che hanno confermato  il racconto della 15enne. Poco dopo sempre la Polizia ha identificato un’altra minorenne  alla quale erano state vendutebevande alcoliche sempre nello stesso locale. Così è scattata la segnalazione alla Procura della Repubblica di Terni e a quella presso il tribunale dei minori di Perugia.