Alitalia lascia Perugia, Sase riunisce il Cda

PERUGIA – Niente più collegamenti tra Perugia e Roma assicurati da Alitalia. La notizia è confermata dalla stessa Sase, che annuncia la decisione di Alitalia di operare la rotta Perugia – Roma – Perugia con autobus sostitutivi a partire dal 1 aprile. I voli non risultano in vendita dal 1 al 10 aprile (restano ancora disponibili dopo quella data) e non sono state ancora formalmente comunicate le decisioni del management Alitalia relativamente al futuro della rotta.

“Negli ultimi giorni – dicono da Sase – si sono sviluppate trattative con il Chief Strategy Officer di Alitalia e il suo team a seguito di una richiesta, insostenibile e ingiustificata, di sostegno economico promozionale del volo. Il CdA di Sase, d’intesa con l’Assessorato ai Trasporti della Regione Umbria e con gli stakeholder, ha avanzato proprie proposte per il supporto della rotta in linea con le normative vigenti sugli aiuti di Stato e con le esigenze di tendenziale equilibrio economico della rotta stessa anche in considerazione della sua fase di start-up”. Si è proposta anche una rimodulazione del numero dei voli ottimizzando i collegamenti in coincidenza con le destinazioni internazionali e intercontinentali. “Da parte di Alitalia – prosegue Sase – si è preferito non entrare nel merito di queste ulteriori proposte e si è proceduto alla semplice attuazione di quanto dichiarato alcune settimane fa dal suo presidente Luca Cordero di Montezemolo a proposito della soppressione di rotte secondarie nazionali”.

Sase ricorda anche che il collegamento con Fiumicino ha sviluppato un significativo volume di traffico (oltre 35.000 passeggeri) nonostante il suo avvio abbia coinciso con i pesanti disagi conseguenti all’incendio dello scalo romano. Il CDA di Sase, già convocato per martedì 29, prenderà in esame la nuova situazione e provvederà alla convocazione dell’assemblea dei soci per il prossimo 29 aprile.

Da Alitalia si è fatto sapere di essere a lavoro per cercare soluzioni che tutelino i passeggeri che hanno prenotazioni in corso”. Il problema sarebbe la “sostenibilità economica” dei collegamenti, finora non dimostrata.

 

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