Ampliamento da 25mila mq di Collestrada: le perplessità della Ferdinandi e il rischio desertificazione
Sull’ampliamento da 125 milioni di euro del centro commerciale di Collestrada, a Perugia, è guerra tra amministrazione comunale e Eurocommercial. Il confronto di ieri a Palazzo dei Priori ha registrato una distanza notevole tra le parti. Dell’ampliamento si parla ormai da più di otto anni, con alti e bassi. I dubbi dell’amministrazione Ferdinandi sono principalmente due: viabilità e impatto sul commercio locale. La realizzazione di nuove strutture da 25 mila metri quadrati avrebbe sicuramente ripercussioni pesanti sul piccolo e medio commercio. Perplessità anche sulle possibili conseguenze negative in tema di viabilità, in un’area già abbastanza compromessa. Sull’opera c’era stato il parere positivo della vecchia giunta Romizi, con atti favorevoli su urbanistica e viabilità. La giunta Ferdinandi, però, non è del tutto convinta che il piano presentato da Eurocommercial sia compatibile con il tessuto economico e sociale della città. Il confronto di ieri, il quarto con l’attuale giunta comunale, è durato due ore e le distanze sono rimaste notevoli. La sindaca si è riservata di dare una risposta entro maggio. Una decisione che, in qualche modo, potrebbe condizionare il progetto della nuova stazione ferroviaria di Collestrada, alla cui costruzione per alcune opere dovrebbe partecipare Eurocommercial. Resta, comunque, una scelta non facile perché a Perugia, come nel resto dell’Umbria, i piccoli e medi negozi chiudono con una velocità impressionante. Quartieri interi della città con vetrine spente e saracinesche abbassate, tra tristezza e preoccupazione. E’ inutile far finta di niente, i negozi sono anche un’occasione di incontro che rafforza l’appartenenza alla comunità. Una desertificazione che porta con sé un forte sentimento negativo che incide negativamente sulla qualità della vita. Considerazioni che la sindaca Ferdinandi non intende sottovalutare, avendo la consapevolezza che desertificazione è sinonimo di aumento del degrado urbano, riduzione della sicurezza, aumento del rischio spopolamento e riduzione delle occasioni di socialità. In una città dove il degrado cresce ormai da anni.