Astaldi, S&P declassa. Mozione unitaria di Palazzo Cesaroni: “Intervenire”

PERUGIA – Su Astaldi ormai è allarme rosso. Come spiega il Corriere della Sera, l’agenzia  Standard&Poor’s ha provveduto al declassamento, arrivato a D, il livello più basso di merito di credito. Il tutto in un quadro non certo rassicurante, con una richiesta di concordato preventivo in bianco presentato al Tribunale di Roma da Astaldi «prevede la sospensione dei pagamenti» ai creditori impedendo eventuali atti ingiuntivi. Per S&P «equivale ad un default».

Per questo è intervenuta anche l’Umbria, con una mozione unitaria che chiede alla Regione di porre in essere “tutte le azioni di propria competenza, insieme alla Regione Marche, comprese le escussioni delle fideiussioni, intervenendo presso Governo, Anas e Quadrilatero, al fine di garantire la ripresa dei lavori nei cantieri, tutelando imprese e lavoratori che in questi mesi, nei diversi ruoli, sono stati interessati alla realizzazione delle opere”. Lo chiede la mozione, integrata nel corso del dibattito d’Aula, primo firmatario Marco Vinicio Guasticchi (Pd, vicepresidente dell’Assemblea) sottoscritta e approvata da tutti i componenti dell’Assemblea legislativa.

L’atto di indirizzo chiede anche di “intervenire presso Anac e i parlamentari della Repubblica affinché venga cambiata la normativa sugli appalti pubblici, che non tutela fino in fondo imprese e lavoratori; di sostenere le imprese e i lavoratori coinvolti nella vicenda presso il sistema del credito”.

Illustrando la mozione, Gianfranco CHIACCHIERONI (Pd) ha spiegato che “la richiesta di concordato da parte della ditta Astaldi, assegnataria di un importante appalto della Quadrilatero anche di recente, sta creando gravissime ricadute nel tessuto economico del nostro territorio regionale. Molte imprese umbre che hanno lavorato in subappalto oggi rischiano di non essere liquidate e la Regione non può rimanere impassibile difronte a questa dimostrazione di poca affidabilità finanziaria di un impresa della Quadrilatero. Inoltre il sistema di tutela e controllo non ha strumenti idonei per monitorare ed intervenire per evitare fallimenti e concordati in corso d’opera, che fanno calare un velo di non credibilità negli organi preposti per la gestione ed il controllo di queste importanti opere viarie. La società Quadrilatero ha già liquidato svariati milioni alle imprese assegnatarie, sicuramente nella speranza che con quelle risorse si potessero liquidare  i subappaltatori  anche se questo non è avvenuto: ad oggi si prospetta una gravissima crisi economica per le aziende subappaltatrici coinvolte con un reale rischio di fallimento che coinvolgerebbe centinaia di operai e decine di imprenditori umbri”.

GLI INTERVENTI
Andrea SMACCHI (Pd): “La serie di problematiche che si sono registrate sulla Perugia – Ancona, a partire dal fallimento di due aziende, mettono in dubbio il completamento dell’opera. In questo quadro una azienda fondamentale, la Astaldi, ha chiesto di accedere al concordato. La ditta ha ricevuto in agosto dalla Quadrilatero 30milioni di euro per lavori effettuati: essa paga direttamente Astaldi, la quale ha una serie di contratti privatistici con fornitori e subappaltatori. Le aziende umbre e marchigiane interessate lamentano di non capire perché i fondi versati ad Astaldi finiranno nel concordato (alle banche) e non verranno versati alle società che hanno effettuato i lavori. Ci sono aziende umbre con esposizioni superiori al milione di euro, in difficoltà anche nel pagare gli stipendi: ci sono 950 dipendenti dell’indotto che non hanno alcuna certezza sugli stipendi e sul futuro del proprio posto di lavoro. Sembra che neppure un’opera totalmente finanziata riesce a dare garanzie a chi lavora”.

Claudio RICCI (misto Rp – Ic): “Ho sottoscritto e voterò questo atto per dare seguito ad un’opera infrastrutturale di grande importanza. La situazione di potenziale contenzioso è molto problematica: la Quadrilatero ha rapporti contrattuali con la Astaldi, la quale ha difficoltà nel pagare i subappaltatori per i lavori svolti, che a loro volta hanno tentato di avere quanto dovuto agendo sulla Quadrilatero, ricevendo però una risposta negativa. Se la situazione si evolvesse in una contenzioso multiplo ci troveremmo di fronte a tempistiche e problematiche molto complesse”.

Maria Grazia CARBONARI (M5S): “I dipendenti che hanno lavorato nei cantieri e i piccoli imprenditori umbri si trovano a dover subire gli effetti di questa situazione. Il sistema è malato perché le aziende che effettuano i lavori hanno margini molto bassi e non hanno nessun privilegio sulle somme da incassare. Si rischia di creare una nuova categoria di schiavi: margini di guadagno e garanzie restano a chi ha vinto la gara. Serve un intervento anche nazionale per cambiare la normativa”.

Andrea LIBERATI (M5S): “La vicenda della Quadrilatero è molto rilevante. La Astaldi è uno dei principali general-contractor europei. Ci sono poi una serie di imprese che lavorano in subappalto e non vengono pagate. Nessuno immaginava che la Astaldi non avesse la forza economica di terminare questa importante infrastruttura, bloccata alle porte di Valfabbrica per oltre un decennio. La nostra solidarietà si deve manifestare approvando questa mozione ma anche attivandoci per modificare la legislazione nazionale sui subappalti. L’approvazione di un monumentale codice degli appalti non ha portato miglioramenti in questo settore. Non ci è piaciuto il fatto che Astaldi abbia ricevuto decine di milioni di euro, ignorando una moral suasion da parte degli enti pubblici affinché venissero pagati i subappaltatori. Servirebbe una pressione di Umbria e Marche affinché il Governo modifichi le normative”.

Catiuscia MARINI (Presidente Giunta): “Astaldi ha fatto richiesta di concordato in bianco. La socia prevalente di Quadrilatero è Anas. Dal punto di vista formale siamo in una fase in cui sarà difficile assumere iniziative che possano determinare gli effetti da noi auspicati. Il tratto umbro della Perugia–Ancona è completato ma in quella zona siamo passati per la terza impresa che avvia una procedura di uscita dal contratto con Quadrilatero. Astaldi è uno dei più grandi gruppi italiani, aveva quindi requisiti tecnici e capacità finanziaria per poter completare i lavori. Quadrilatero paga il soggetto con cui ha il contratto (Astaldi) che non ha perso i requisiti per avere appalti pubblici anche se è al centro di una procedura da parte dei creditori. Astaldi ha contratti di appalto per altre grandi opere Anas e infrastrutture nazionali. La situazione è complessa e finché non si conclude la fase di accettazione del concordato non si può agire. Quando esso verrà definito, si riapriranno tutte le partite, anche per le nostre imprese e per i lavoratori, che possono dipendere anche da affidatarie indirette di Astaldi. Dovremo capire cosa farà Quadrilatero per arrivare al completamento dell’opera. La rescissione dei contratti in essere da parte di Astaldi non è neppure automatica”.

“La Regione Umbria ponga in essere tutte le azioni di propria competenza, insieme alla Regione Marche, comprese le escussioni delle fideiussioni, intervenendo presso Governo, Anas e Quadrilatero, al fine di garantire la ripresa dei lavori nei cantieri, tutelando imprese e lavoratori che in questi mesi, nei diversi ruoli, sono stati interessati alla realizzazione delle opere”. Lo chiede la mozione, integrata nel corso del dibattito d’Aula, primo firmatario Marco Vinicio Guasticchi (Pd, vicepresidente dell’Assemblea) sottoscritta e approvata da tutti i componenti dell’Assemblea legislativa.

L’atto di indirizzo chiede anche di “intervenire presso Anac e i parlamentari della Repubblica affinché venga cambiata la normativa sugli appalti pubblici, che non tutela fino in fondo imprese e lavoratori; di sostenere le imprese e i lavoratori coinvolti nella vicenda presso il sistema del credito”.

Illustrando la mozione, Gianfranco CHIACCHIERONI (Pd) ha spiegato che “la richiesta di concordato da parte della ditta Astaldi, assegnataria di un importante appalto della Quadrilatero anche di recente, sta creando gravissime ricadute nel tessuto economico del nostro territorio regionale. Molte imprese umbre che hanno lavorato in subappalto oggi rischiano di non essere liquidate e la Regione non può rimanere impassibile difronte a questa dimostrazione di poca affidabilità finanziaria di un impresa della Quadrilatero. Inoltre il sistema di tutela e controllo non ha strumenti idonei per monitorare ed intervenire per evitare fallimenti e concordati in corso d’opera, che fanno calare un velo di non credibilità negli organi preposti per la gestione ed il controllo di queste importanti opere viarie. La società Quadrilatero ha già liquidato svariati milioni alle imprese assegnatarie, sicuramente nella speranza che con quelle risorse si potessero liquidare  i subappaltatori  anche se questo non è avvenuto: ad oggi si prospetta una gravissima crisi economica per le aziende subappaltatrici coinvolte con un reale rischio di fallimento che coinvolgerebbe centinaia di operai e decine di imprenditori umbri”.

GLI INTERVENTI
Andrea SMACCHI (Pd): “La serie di problematiche che si sono registrate sulla Perugia – Ancona, a partire dal fallimento di due aziende, mettono in dubbio il completamento dell’opera. In questo quadro una azienda fondamentale, la Astaldi, ha chiesto di accedere al concordato. La ditta ha ricevuto in agosto dalla Quadrilatero 30milioni di euro per lavori effettuati: essa paga direttamente Astaldi, la quale ha una serie di contratti privatistici con fornitori e subappaltatori. Le aziende umbre e marchigiane interessate lamentano di non capire perché i fondi versati ad Astaldi finiranno nel concordato (alle banche) e non verranno versati alle società che hanno effettuato i lavori. Ci sono aziende umbre con esposizioni superiori al milione di euro, in difficoltà anche nel pagare gli stipendi: ci sono 950 dipendenti dell’indotto che non hanno alcuna certezza sugli stipendi e sul futuro del proprio posto di lavoro. Sembra che neppure un’opera totalmente finanziata riesce a dare garanzie a chi lavora”.

Claudio RICCI (misto Rp – Ic): “Ho sottoscritto e voterò questo atto per dare seguito ad un’opera infrastrutturale di grande importanza. La situazione di potenziale contenzioso è molto problematica: la Quadrilatero ha rapporti contrattuali con la Astaldi, la quale ha difficoltà nel pagare i subappaltatori per i lavori svolti, che a loro volta hanno tentato di avere quanto dovuto agendo sulla Quadrilatero, ricevendo però una risposta negativa. Se la situazione si evolvesse in una contenzioso multiplo ci troveremmo di fronte a tempistiche e problematiche molto complesse”.

Maria Grazia CARBONARI (M5S): “I dipendenti che hanno lavorato nei cantieri e i piccoli imprenditori umbri si trovano a dover subire gli effetti di questa situazione. Il sistema è malato perché le aziende che effettuano i lavori hanno margini molto bassi e non hanno nessun privilegio sulle somme da incassare. Si rischia di creare una nuova categoria di schiavi: margini di guadagno e garanzie restano a chi ha vinto la gara. Serve un intervento anche nazionale per cambiare la normativa”.

Andrea LIBERATI (M5S): “La vicenda della Quadrilatero è molto rilevante. La Astaldi è uno dei principali general-contractor europei. Ci sono poi una serie di imprese che lavorano in subappalto e non vengono pagate. Nessuno immaginava che la Astaldi non avesse la forza economica di terminare questa importante infrastruttura, bloccata alle porte di Valfabbrica per oltre un decennio. La nostra solidarietà si deve manifestare approvando questa mozione ma anche attivandoci per modificare la legislazione nazionale sui subappalti. L’approvazione di un monumentale codice degli appalti non ha portato miglioramenti in questo settore. Non ci è piaciuto il fatto che Astaldi abbia ricevuto decine di milioni di euro, ignorando una moral suasion da parte degli enti pubblici affinché venissero pagati i subappaltatori. Servirebbe una pressione di Umbria e Marche affinché il Governo modifichi le normative”.

Catiuscia MARINI (Presidente Giunta): “Astaldi ha fatto richiesta di concordato in bianco. La socia prevalente di Quadrilatero è Anas. Dal punto di vista formale siamo in una fase in cui sarà difficile assumere iniziative che possano determinare gli effetti da noi auspicati. Il tratto umbro della Perugia–Ancona è completato ma in quella zona siamo passati per la terza impresa che avvia una procedura di uscita dal contratto con Quadrilatero. Astaldi è uno dei più grandi gruppi italiani, aveva quindi requisiti tecnici e capacità finanziaria per poter completare i lavori. Quadrilatero paga il soggetto con cui ha il contratto (Astaldi) che non ha perso i requisiti per avere appalti pubblici anche se è al centro di una procedura da parte dei creditori. Astaldi ha contratti di appalto per altre grandi opere Anas e infrastrutture nazionali. La situazione è complessa e finché non si conclude la fase di accettazione del concordato non si può agire. Quando esso verrà definito, si riapriranno tutte le partite, anche per le nostre imprese e per i lavoratori, che possono dipendere anche da affidatarie indirette di Astaldi. Dovremo capire cosa farà Quadrilatero per arrivare al completamento dell’opera. La rescissione dei contratti in essere da parte di Astaldi non è neppure automatica”.

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