Centrodestra Umbria, “Il disavanzo è di 90 milioni di euro, cifre sparate per aumentare l’Irpef”
Per il centrodestra il disavanzo finale dei conti della sanità umbra sarebbe di 90 milioni di euro, perché i 240 milioni costituiscono “solo un dato parziale, compensato dai 153 milioni positivi. E’ quanto sostengono i consiglieri regionali Paola Agabiti, Matteo Giambartolomei, Eleonora Pace, Nilo Arcudi, Enrico Melasecche e Donatella Tesei. “Inoltre le cifre sono state diffuse dalla presidente della Giunta, Stefania Proietti, senza chiarezza su chi effettivamente abbia elaborato i dati” aggiungono. Per l’opposizione la Giunta Proietti mette le mani avanti per cercare di giustificare i tagli alla sanità e procedere all’aumento delle addizionali Irpef. L’ultimo atto ufficiale sui conti della sanità, sostengono i consiglieri di minoranza, risale a novembre 2024 e attesta un disavanzo di 40 milioni di euro nel 2024. “Una situazione – affermano – in linea con il passato della regione e con un quadro nazionale ben più critico per molte altre realtà”. Dopo aver ricordato che nel 2019 la giunta Tesei “ha ereditato oltre 100 milioni di disavanzo”, il centrodestra torna a chiedere chiarimenti sulla delibera che autorizzava la dirigente regionale ad affidare l’incarico ad un’azienda privata per la verifica dei conti (26 febbraio 2025). ” Tuttavia – denunciano – a quanto ci risulta, non è seguito alcun atto formale da parte della dirigente incaricata. Cosa è accaduto nel frattempo ? Quando e come è stata incaricata la società di fiducia politica della Giunta ? E’ davvero possibile che in pochi giorni sia stata effettuata una ricognizione completa e affidabile sui complessi conti della sanità umbra ? Sarebbe gravissimo se la società privata avesse avuto accesso a documenti riservati prima dell’affidamento ufficiale. Qualcosa non torna rispetto alle dichiarazioni confuse della Giunta. E su questa vicenda, così come di molte altre, intendiamo andare fino in fondo”. Per Tesei e colleghi il buco non è assolutamente di 243 milioni di euro ma uno squilibrio di 90 milioni di euro complessivi, quale “somma algebrica dei conti interni alla sanità, che si verifica regolarmente in Umbria dal 2017 e che è sempre stato ripianato negli anni delle varie Giunte, visto che tutti i bilanci sono stati chiusi in equilibrio e certificati dal Mef fino al 2023”. Per l’ex vertice di Palazzo Donini la presidente Proietti e la sua squadra stanno cercando di mettere le “mani avanti per giustificare non solo i tagli di servizi sanitari e professionalità sulla pelle dei pazienti, ma anche i prossimi aumenti dell’addizionale Irpef, cosa mai avvenuta negli anni passati, che andranno a incidere sulle tasche dei cittadini”. Un tentativo ridicolo, sostiene il centrodestra, “per tentare di togliersi dall’imbarazzo di non aver saputo mantenere le promesse elettorali urlate al megafono”.