Claudio Dario lascia la sanita’ umbra e va in pensione. Arriva la Rosignoli?

Dopo poco più di un anno lascia la sanità e l’Umbria. Voluto fortemente dall’assessore regionale alla sanità Coletto,  il direttore generale Claudio Dario ha informato via Pec la Regione  della sua volontà di andare in pensione dal prossimo primo aprile. ” Da un approfondimento – ha detto Dario –  è emerso che a fronte del pensionamento ci si deve dimettere dall’incarico , cosa che non succede con altri contratti sanitari. Le motivazioni non sono quelle di allontanarmi dall’Umbria  né per avvicinarmi alla famiglia, la scelta di venire era stata approfonditamente valutata con mia moglie e i miei figli, né per motivi professionali, ma eminentemente legate a questa incompatibilità con il ruolo di Direttore generale”. Dario , molto probabilmente, ha voluto sottolineare le ragioni della sua uscita per togliere di mezzo chiacchiericci che negli ultimi tempi lo davano non più in sintonia con il vertice politico della Regione. Secondo alcuni mormorii il rapporto soprattutto con la governatrice Tesei si era sfilacciato anche alla luce delle difficoltà emerse nella gestione della pandemia. Ma Dario prima di lasciare l’Umbria vuole azzerare ogni pettegolezzo e ronzio. Tanto è vero che ieri ha incontrato i dirigenti del settore e gli altri direttori generali oltre a comunicare alla stessa Tesei  la ” disponibilità a collaborare se si dovessero individuare altre vie amministrative”. D’altra parte, ha precisato Dario,  ” ho conosciuto e collaborato con molte persone di valore e con le quali abbiamo costruito un rapporto di stima reciproca che mi dispiace non coltivare ulteriormente”. La Tesei , a sua volta, lo ringrazia per ” lo straordinario impegno e lavoro svolto”.  Ora la giunta regionale  prenderà atto della domanda di pensionamento, Dario resterà in carica fino al prossimo 31 marzo e contemporaneamente la Tesei inizierà a pensare al nuovo direttore generale. Per la sua sostituzione si fanno diversi nomi ma in realtà di deciso non c’è niente. Secondo alcune voci, tutte da verificare, Fdi attraverso il segretario regionale Franco Zaffini vorrebbe riportare in Umbria Gigliola Rosignoli attualmente impegnata fuori regione. La Rosignoli aveva già presentato la domanda per direttore generale ma poi non si presentò al colloquio previsto dal bando. Da più di un anno dirige diversi ospedali del nord che fanno capo all’Ircs di Pavia. Un’altra ipotesi prevede la promozione di Massimo D’Angelo, attuale commissario per la gestione dell’emergenza Covid, a direttore generale della sanità.  D’Angelo per un po’ di tempo è stato anche direttore sanitario dell’ Asl 1. Il tempo a disposizione non è molto e prima di Pasqua la giunta regionale dovrà fare la scelta. La più condivisa possibile con le competenze necessarie per affrontare una situazione sempre più complessa e delicata della sanità umbra.