Nuova variante Delta, rischio incremento fine estate. L’ Umbria aumenta il sequenziamento dopo gli ultimi casi

I risultati migliorano di giorno in giorno ma sul nostro futuro aleggia ancora il rischio della variante  indiana ormai conosciuta come ” variante Delta”. Per questo, sebbene in Italia è circoscritta a pochi focolai, c’è l’assoluta necessità di tracciarla, sequenziale e, soprattutto, continuare a vaccinare con la doppia dose. Perché non è vero che basta una dose per tenerla a bada. In Umbria , oltre ai cinque positivi di variante Delta scoperti la settimana scorsa, sono stati registrati altri sei casi nei giorni scorsi su 53 campioni: 4 provenivano dal territorio dell’ Usl 1 e altri due dall’Usl 2. Per il direttore di Microbiologia dell’ Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia,  Antonella Mencacci, i casi umbri ” sono ancora un numero limitato e questo ci consente di fare controlli accurati”. Il laboratorio regionale di Microbiologia continua comunque l’attività di sequenziamento con il Centro zooprofilattico di Teramo. La stessa Regione dell’Umbria fa sapere che ” essendo il numero dei casi decisamente basso, la situazione rimane sotto controllo, visto che può essere garantito un capillare contest tracing.  Proprio questa attività basata su un monitoraggio quotidiano , ha permesso di evidenziare tempestivamente i casi sequenziati”. Tornando sulla necessità di completare il ciclo vaccinale  il Comitato tecnico scientifico (Cts) ricorda in queste ore che ” sulla base delle evidenze disponibili la protezione conferita da una singola dose di vaccino è parziale, e viene invece assai significativamente incrementata grazie alla somministrazione di una seconda dose. Vaccinarsi è fondamentale altrimenti la variante Delta potrebbe davvero rovinare l’autunno, come sta facendo in Russia dove nelle ultime 48 ore sono stati registrati contagi record causati proprio dal nuovo ceppo. Ci sono diversi esperti che temono un incremento dei contagi verso fine estate, quando la variante Delta rischia di diffondersi di più.  Per adesso ci attende una estate abbastanza tranquilla. Il fatto di trascorrere più tempo all’aria aperta e i raggi ultravioletti che neutralizzano il virus sono due fattori che ci aiuteranno. Ma rispetto allo scorso anno abbiamo un’arma in più,  i vaccini. Cosa possiamo allora fare ? Continuare a fare i tamponi, aumentare la quota di sequenziamento per intercettare le varianti e procedere a tambur battente nella campagna vaccinale.