Congresso Pd, per il Prefetto si può votare in presenza. A metà maggio nuovo segretario

Per il Prefetto di Perugia Armando Gradone il congresso regionale del Pd si può fare in presenza, a patto che siano rispettate le disposizioni previste contro il Covid-19. Era stato il commissario Enrico Rossi, ex presidente della Toscana, a chiedere il parere sulla opportunità di confermare l’appuntamento dei democratici umbri. Per il rappresentante del governo sul territorio ” non risulta preclusa questa opportunità” ovviamente rispettando tutte le prescrizioni in materia di distanziamento interpersonale, igiene dei locali e degli oggetti utilizzati per il voto”. Oltre all’uso della mascherina e gel disinfettante, e impedire ogni forma di assembramento o di aggregazione.  Per la prima volta nella storia del partito democratico il via arriva da un Prefetto, anche se la pandemia sta stravolgendo le normali abitudini dei partiti. Così inizieranno prima della fine di aprile le operazioni di voto per scegliere il nuovo segretario regionale del Pd, che – salvo cambiamenti – sarà nominato dalla nuova assemblea il 15 maggio prossimo.  In pista c’è solo Tommaso Bori, candidato unico dopo che Francesco De Rebotti, Massimiliano Presciutti e Alessandro Torrini hanno ritirato le loro candidature, ritenendo inopportuno in questo delicato momento andare a forzare i tempi. C’è poi stata la rottura sulla platea degli aventi diritto al voto. Potranno, infatti, votare solo gli iscritti del 2019, ovvero coloro che hanno aderito ben 2 anni fa mentre non potranno votare chi si è iscritto al Pd dopo il 2019. ” Un vero e proprio controsenso”, ha affermato l’attuale Sindaco di Narni Francesco De Rebotti.  Il Sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti ha utilizzato toni durissimi parlando di ” vulnus democratico” e  di ” colpo di mano”. Per Alessandro Torrini in questo modo si ” allarga il solco delle difficoltà e delle laceranti divisioni”. Per Bori, invece, il congresso andava assolutamente fatto. Adesso c’è il via libera del Prefetto e il Pd può aprire le danze.  Senza assembramenti e contro ogni aggregazione. Così raccomanda il Prefetto di Perugia ai democratici umbri.