Conseguenze Covid, la pandemia arretra la speranza di vita: ” In un anno annullati i progressi di un decennio”

Pesanti sono le conseguenze dell’emergenza Covid nel nostro Paese .Secondo un rapporto dell’Istat, sul benessere equo e sostenibile, la pandemia riporta indietro la speranza di vita degli italiani. Il Covid ha annullato ” i guadagni in anni di vita attesi maturati nel decennio”. Per l’Istat è un arretramento ” che richiederà parecchio tempo per essere pienamente recuperato”.  Nel 2010 la speranza di vita alla nascita era di 81,7 anni, nel 2019 di 83,2 e nel 2020 il dato è sceso a 82,3. Il 2020 segna un anno drammatico anche sul versante occupazione. Ben 788 mila persone, nella fascia di età tra i 20 e 64 anni, hanno perso il lavoro. Ma anche chi un impiego ce l’ha teme di perderlo. In tutto sono quasi 1 milione e 800 mila gli occupati che temono di perdere il lavoro senza avere la possibilità di sostituirlo. Segnali poco incoraggianti arrivano anche dal lato della povertà. In soli dieci anni è raddoppiato il numero di cittadini in povertà assoluta, raggiungendo nel 2020 il 9,4%. Quasi un cittadino su 10 non è in grado di sostenere spese essenziali per condurre una vita accettabile. Non va meglio nella scuola, dove il rapporto Istat evidenzia come la didattica a distanza abbia tagliato fuori una grossa fetta dei giovani più fragili. Il rapporto sull’integrazione degli alunni con disabilità nella scuola statale e non statale, cui hanno risposto nell’anno scolastico 2019/2020, ha evidenziato come gli istituti si siano attrezzati in varie forme di didattica a distanza ma, nonostante gli sforzi di dirigenti, docenti e famiglie, l’ 8% dei bambini e ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado è rimasto escluso da una qualsiasi forma di didattica a distanza. Tale quota sale al 23% tra gli alunni con disabilità.