Conte ha firmato, l’Italia divisa in tre aree: l’Umbria zona gialla.

Dal 5 novembre al 3 dicembre l’Italia sarà dunque divisa in tre aree: zone rosse (ad alto rischio), arancioni (rischio intermedio) e gialle (più sicure). Con regole e divieti diversi. Solo nelle prossime 24 ore sapremo in quale categoria sarà collocata ogni regione, in base all’indice Rt ed altri 21 criteri. Nella zona rossa dovrebbero Lombardia, Calabria, Piemonte e Valle d’Aosta. Tutte le altre sono zone gialle, Umbria compresa, malgrado un Rt superiore all’1,5 (l’ultimo è 1,67).

Quali sono le regole nelle zone gialle?

E’ la zona con regole meno rigide ma comunque più restrittive rispetto al decreto dello scorso 24 ottobre. Il coprifuoco scatta alle 22. Da quel momento e, fino alle cinque del mattino, è vietato uscire di casa, salvo ragioni di salute o lavoro.

Alle scuole superiori ci sarà la didattica a distanza al 100%.

Nel trasporto pubblico è prevista una capienza dimezzata: 50% su bus, metro e treni regionali. I centri commerciali sono chiusi nel weekend e nei giorni festivi.

Chiusi i musei, le mostre, le sale bingo.

Vengono sospesi i concorsi pubblici, anche quello della scuola. L’unica eccezione riguarda i concorsi per l’assunzione di personale sanitario.

Sarà consentito l’accesso ai parchi, rispettando la disposizione del distanziamento di almeno un metro.

Una decisione contestata dai governatori che ribadiscono la richiesta di “univoche misure nazionali”. Come abbiamo già scritto da alcuni giorni l’indicatore più importante è l’ Rt, l’indice di contagiosità, calcolato solo sui sintomatici.  Naturalmente è un dato che da solo significa poco, se non si verifica la saturazione delle terapie intensive  e dei pronto soccorso. Insomma occorre un approccio globale. Altro elemento di cui tener conto è la progressione. Se c’è un aumento esponenziale dei contagi in una regione, questo dato avrà più valore di quello assoluto. Per questo l’Umbria, se non vuole rischiare di scivolare nel livello arancione , scenario di elevata gravità e rischio alto ,  deve fare molta attenzione all’indice Rt e alla percentuale di positività registrata sul numero dei tamponi eseguiti.