Coronavirus, il commissario Onnis: ” Sanitari positivi ? Non in maniera preoccupante “. Eppure sono 31 i casi all’ ospedale di Perugia.

” I numeri che abbiamo credo che parlino da soli rispetto all’attenzione che si è  dedicata ai casi che abbiamo di dipendenti positivi al Covid-19. Situazioni di infezioni legate a insufficiente dotazione di dispositivi di protezione individuale non ci pare di averli rilevati in maniera preoccupante “. Così  Antonio Onnis, commissario straordinario dell’ Azienda Ospedaliera di Perugia, sull ‘esposizione al rischio contagio da parte del personale dell’ ospedale perché non dotato a sufficienza di dispositivi come le mascherine. Onnis ha ricordato che sono 31 i dipendenti dell’Ospedale  risultati positivi ma alcuni di questi, ha precisato, ” hanno contratto il virus in ambiente familiare e non al lavoro “.  Siamo fermi a questo  numero – ha poi proseguito Onnis – da una settimana , con due di loro che hanno avuto bisogno di ricovero e  con gli altri che hanno superato l ‘ isolamento domiciliare. Il commissario ha poi sottolineato  che il fabbisogno di questi dispositivi è  arrivato fino a 20 volte in più  rispetto alle condizioni normali. Una uscita questa del commissario che lascia molti dubbi, viste le proteste  che ci sono state da parte di medici e infermieri sulla carenza di dispositivi di protezione individuale. Trentuno  operatori sanitari positivi non è  un numero di poco conto, tutt’altro. Inoltre mettere in sicurezza medici e personale sanitario significa anche salvaguardare la salute di coloro che si recano nelle strutture sanitarie. Cosa di non poco conto.