Coronavirus, in Umbria pochi tamponi . Ci pensa la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia: 750 mila euro alla Regione.

Malgrado le promesse e gli impegni assunti da diversi giorni – con tanto di conferenza stampa della Presidente Tesei e dell’ Assessore Coletto- in Umbria di tamponi se ne fanno veramente pochi. Sta crescendo un forte malumore con cittadini che aspettano giorni, pazienti che sono clinicamente guariti in attesa del test di conferma ed i tanti operatori sanitari  dimenticati. La questione tamponi in Umbria si fa sempre più complicata, addirittura mancherebbero i reagenti. In molti si chiedono come sia possibile tutto questo a distanza di diverse settimane dall’ inizio della emergenza. Addirittura negli ultimi giorni sono diminuiti: sabato erano stati 549 mentre ieri 215.  Ben lontani dai 2000-2500 annunciati dalla giunta regionale in conferenza stampa. ” La riduzione del numero dei tamponi prelevati e la mancata introduzione dei test sierologici di affiancamento ci preoccupa e va in direzione contraria a quanto promesso. Ci sono troppe criticità”, denunciano i consiglieri regionali del Pd Tommaso Bori e Michele Bettarelli. ” Sul tema delle diagnosi non si sta facendo abbastanza “, attaccano ancora i due democratici di Palazzo Cesaroni. A prendere il toro per le corna ci pensa Giampiero Bianconi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Decide di destinare 750 mila euro all’acquisto di test rapidi immunologici e molecolari per rilevare la positività al Covid-19. La Fondazione si fa carico dei costi e autorizza la Regione all’acquisto.  L ‘assessore Coletto ringrazia e tira un bel sospiro di sollievo. In altre Regioni ( Veneto, Lombardia, Liguria, Emilia , Lazio) si stanno impegnando consistenti risorse del bilancio regionale, oltre a quelle delle donazioni da di privati, in Umbria perchè no ? Se lo chiedono tanti medici e operatori sanitari, molti dei quali sono ancora privi dei necessari dispositivi di sicurezza e costretti a lavorare giorno e notte ( non solo quelli degli ospedali ma anche quelli del territorio ). Per ora la toppa la messa Bianconi e la Fondazione della Cassa di Risparmio di Perugia, ma a forza di toppe non si va molto lontano.