Coronavirus, la curva dei contagi rallenta. Picco in questa settimana, gli umbri pronti al sacrificio.

Gli esperti lo dicono ancora a mezza bocca, nessuno naturalmente intende sbilanciarsi. E’ troppo presto per sentirsi fuori ma qualcosa si inizia a vedere. Anche in Umbria i numeri degli ultimi tre giorni rivelano che coronavirus non sta colpendo duramente come qualche giorno fa, sicuramente si può parlare di trend incoraggiante. Il rallentamento della velocità di crescita dei positivi ( in Umbria oggi siamo a +9,5% rispetto a ieri) è un fattore estremamente positivo. ” Credo che questa settimana e i primi giorni della prossima saranno decisivi – ha dichiarato oggi ai microfoni di Radio Capital Ranieri Guerra, direttore vicario dell’Organizzazione mondiale della sanità –  perchè sono i momenti in cui i provvedimenti di governo di 15/20 giorni fa dovrebbero trovare effetto, efficacia “. Quello che tutti si aspettano è di vedere decadere la curva in maniera più rapida nel giro di questi 5-6 giorni. Quindi , per sintetizzare , molto probabilmente il picco potrebbe essere raggiunto in questa settimana e poi cadere. ” Diciamo che la curva si sta appiattendo per quanto riguarda i nuovi contagi. Questo è un elemento positivo ma ovviamente non sta a significare che la battaglia sia vinta “, conclude il direttore vicario dell’ Oms. Sui tassi di mortalità, invece, la caduta ci sarà con alcuni giorni di ritardo. Come si preparano gli umbri a questo appuntamento ? Con disciplina e consapevolezza, dopo un inizio non particolarmente responsabile. E’ lo stesso Questore di Perugia Antonio Sbordone, in una intervista di oggi a “La Nazione”, a confermare tutto questo. ” Fino a domenica 15 abbiamo registrato molte presenze, sia nelle strade che nei parchi – ammette il Questore Sbordone – dopo è stato un attenuarsi continuo. Adesso ci sono meno denunce e sanzioni. Continuiamo a fare i controlli ma le persone che sono in giro per lo più sono legittimate “. Non male, quindi, l’atteggiamento dei cittadini umbri anche in vista del picco di fine settimana. ” Aspettiamo questo picco con la speranza poi di rivedere la luce – confessa una donna in fila alla Conad di via Ruggero D’Andreotto – Ne abbiamo fatti tanti di sacrifici, non ci spaventano un pò di giorni ancora. Prima arriva questo picco , meglio è “. Un signore anziano, con tanto di guanti e mascherina , la pensa nello stesso modo: “Abbiamo obbedito scrupolosamente alle direttive del Governo,  è nel nostro interesse. Aspettare qualche giorno ancora non è la fine del mondo, sono fiducioso. Alla mia età non potrebbe essere diversamente “. Nel negozio di via della Pallotta una signora di mezza età sta prendendo il pane, il fornaio si raccomanda di non perdere lo scontrino fiscale, fondamentale in caso di controllo, prima di uscire commenta ad alta voce: ” Da piccola ho sempre obbedito ai genitori, ora eseguo gli ordini di chi ci comanda , la mia vita è una obbedienza continua “. Quello che emerge, in una mattinata tra l’altro caratterizzata dalla neve, è che gli umbri aspettano con ansia questo benedetto picco, sicuramente con una sensazione di intensa preoccupazione ma anche come un momento di vera liberazione.