Dissesto idrogeologico, l’Anci Umbria contro il Governo: “Sicurezza a rischio”.

PERUGIA – Anci Umbria prende posizione contro il piano nazionale di dissesto idrogeologico e, tramite il suo presidente Francesco De Rebotti, critica “fortemente” il criterio per il riparto delle risorse: “Anci Umbria, che contribuisce attivamente alla sicurezza del nostro territorio e dei suoi cittadini con Anci Pro Civ, è pronta a sostenere le proprie ragioni. L’Umbria, al pari di altre regioni che hanno beneficiato, inspiegabilmente, di maggiori risorse, ha diritto a parità di trattamento. Lo chiediamo come Associazione dei comuni dell’Umbria e ci mobiliteremo contro questa palese ingiustizia, a tutela di tutte le Amministrazioni umbre che, senza nessuna eccezione, sono interessate da fenomeni di dissesto idrogeologico e da tempo aspettano le giuste e legittime risorse nell’interesse dell’incolumità e sicurezza dei propri cittadini”. “All’Umbria – continua il presidente De Rebotti –  è assegnata una somma ridicola, la nostra regione è palesemente penalizzata. E’ inaccettabile che su 11 miliardi di euro stanziati nel triennio 2019-2021, di cui 3 nel prossimo anno, all’Umbria siano assegnati 939 mila euro per il 2019, circa 1 milione di euro per il 2020 e altrettanti per l’anno successivo. Circa 3 milioni di euro complessivi a un territorio più volte colpito da gravi problematiche di dissesto idrogeologico e con una esposizione del 100 per cento. Ben altro trattamento ad altre regioni del nostro paese. Si tratta di risorse insignificanti e insufficienti a gestire persino piccole emergenze. Sfuggono proprio la logica e le modalità di ripartizione delle risorse”.

Il M5S – “Le risorse annunciate ieri dal premier Conte e divise per regione si riferiscono alle emergenze per il dissesto dello scorso autunno e per le regioni in stato di emergenza”: lo afferma in una nota il presidente della commissione Agricoltura, Filippo Gallinella. “Chiaramente – prosegue – i fondi per la manutenzione del territorio sono suddivisi tra tutte le regioni e distribuiti in base ai progetti presentati. Se Marini mi farà avere quelli avanzati dalla Regione Umbria, sarà mia cura portarli al ministro dell’Ambiente Costa”.

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