Dopo un anno di nuovo fiamme alla ” Biondi” di Ponte San Giovanni. Cittadini preoccupati.

Sempre di Domenica, esattamente come un anno fa. Quindici mesi per l’esattezza ma con lo stesso fumo nero. Erano passate da poco le 18 di ieri pomeriggio quando i vigili del fuoco del comando provinciale di Perugia vengono chiamati. Arrivano con sei-sette mezzi e decine di uomini, questa volta in meno di tre ore riescono a spegnere le fiamme che avevano bruciato i rifiuti accatastati sul piazzale dell’Azienda Biondi di Ponte San Giovanni. Questa volta i danni sono minori ma solo per una ragione: rispetto ad un anno fa sul piazzale c ‘ è meno materiale. La preoccupazione dei cittadini però è la stessa: quel fumo denso che parte dalla zona industriale di Ponte San Giovanni crea paura. Anche l’Arpa è intervenuta subito con le centraline di rilevazione, per precauzione il Sindaco ha emesso un’ordinanza per tutelare la salute dei cittadini. Ma questa volta i cittadini protestano, si chiedono come sia possibile ancora una volta un incendio così; chiedono controlli, esigono risposte. Anche il Sindaco Andrea Romizi si è recato sul posto, ha parlato con i tecnici dell’Arpa e dell’Asl1. ” Sentiamo la necessità di dare una risposta ai cittadini”, è stato il primo commento di Romizi. La quantità dei rifiuti bruciati è minore dell’altra volta ma ora i tecnici dell’Arpa – ma anche i Carabinieri del Noe – vogliono sapere cosa c’era esattamente in quella catasta di rifiuti. La domanda che gli investigatori si stanno facendo è sulla ragione dell’incendio: si è trattato di autocombustione o altro ? La risposta può arrivare da più elementi che tecnici e investigatori stanno cercando di analizzare, a cominciare dalle telecamere dell’impianto a circuito chiuso.