Elezioni, in campo gli psicologi: “Tre domande ai candidati”
PERUGIA – In occasione delle elezioni politiche del 4 marzo, la comunità professionale degli psicologi, attraverso il proprio Ordine, vuole sottoporre tre domande ai candidati dell’Umbria per conoscere gli intendimenti del singolo candidato e della sua forza politica su argomenti di rilievo per i Cittadini e gli Psicologi. Le domande sono state approvate dal Consiglio regionale dell’Ordine.
Una breve premessa Si parla molto di costo-benefici, dell’importanza del ruolo degli aspetti di natura psicologica (soggettività, comportamenti, relazioni) per i singoli, le famiglie, le organizzazioni e la Comunità, per lo sviluppo e la coesione sociale; recentemente lo Psicologo è stato riconosciuto quale professione sanitaria (legge 3/2018). Studi sempre più numerosi evidenziano come l’intervento su situazioni di disagio psicologico è possibile e previene problemi di salute, conflitti e costi. Lo Stato però non utilizza in modo adeguato le competenze psicologiche e psicoterapiche – nonostante i Livelli Essenziali di Assistenza (DPCM 12.01.17) garantiscono gli interventi di natura psicologica – lasciando che siano i cittadini a farsi carico, quando possono, dei loro bisogni in questo campo.
Le tre domande
- a)L’Umbria, in base ai dati ISTAT, ha registrato primati negativi nel disagio psicologico tra i giovani, nella depressione e nel consumo di psicofarmaci. Cosa prevede il programma della sua Forza politica a riguardo?
- b)L’Assemblea Legislativa dell’Umbria ha deliberato all’unanimità (Del.n.116 del 27.09.16) di impegnare la Giunta Regionale su politiche che forniscano migliori risposte e servizi in questo campo nella sanità, a scuola, nel lavoro e nel sociale. Cosa ne pensa e quali ritiene siano le azioni prioritarie?
- c)In Umbria, si sta sperimentando la collaborazione dello Psicologo con il Medico di Medicina Generale per intercettare molti bisogni in modo precoce e a livello di base. Condivide ed intende operare per favorire questa possibile integrazione?