Elezioni: in Umbria 12 Comuni al voto, schieramenti frammentati. Cosa si giocano i partiti e le coalizioni

Assisi, Bettona, Bevagna, Città di Castello, Nocera Umbra, Spoleto, per la provincia di Perugia, ed Amelia, Avigliano Umbro, Castel Giorgio, Montecastrilli, Otricoli, Parrano, per quella di Terni: sono i 12 comuni della regione (sui 92 totali) dove si svolgeranno le elezioni per scegliere il prossimo sindaco e rinnovare il Consiglio comunale. L’Ansa Umbria pubblica un quadro completo della situazione ricordando che l’appuntamento è in programma il 3 e il 4 ottobre, al quale gli schieramenti di centrodestra (che guida la Regione e alcuni dei centri più grandi), di centrosinistra e M5s si presentano spesso divisi, almeno al primo turno.

Si voterà con il sistema elettorale maggioritario a doppio turno, con possibilità di ballottaggio il 17 e 18 ottobre, ad Assisi, Città di Castello e Spoleto, città con oltre 15 mila abitanti. E quelle maggiormente sotto i riflettori, con Città di Castello e Assisi ormai tra le poche grandi città umbre a essere guidate dal centrosinistra e con il consiglio comunale a Spoleto che si rinnova non per la scadenza di mandato, come per tutte le altre città, ma dopo la sfiducia all’ex sindaco Umberto De Augustinis.

Per Assisi è una sfida a cinque: con il sindaco uscente Stefania Proietti (Pd, M5s, Assisi Domani, Assisi Civica), Marco Cosimetti (Lega, FdI, FI, Insieme-Cosimetti sindaco), Luigino Ciotti (@sinistra), Francesco Fasulo (L’amore per Assisi e frazioni, Lavoro per Assisi e frazioni, Meno tasse per Assisi e frazioni, Ambiente per Assisi e frazioni, Giovani per Assisi e frazioni) e Roberto Sannipola, Alternativa Riformista.

Schieramenti divisi a Città di Castello, con Luca Secondi (Pd, Luca Secondi sindaco, Partito Socialista, La Sinistra), Luciana Bassini (M5s, Castello Cambia, Civici per Città di Castello, Sinistra civica progressista, Unione civica Tiferno), Roberto Marinelli (Lega, Marinelli sindaco, Autonomi e partite Iva), Andrea Lignani Marchesani (FdI, Fi, Civica Castello).

Spoleto in pista ci sono sette candidati, con frammentazioni in entrambi gli schieramenti. Sono infatti in lizza Andrea Sisti (Pd, M5s, Eleggi Spoleto, Civici Per, Ora Spoleto), Giancarlo Cintioli (Insieme per Spoleto, Rinascere per Cintioli, Difendiamo Spoleto, Spoleto Sì) e Diego Catanossi (Spoleto 2030), Paolo Imbriani (Lega, Spoleto nel Cuore, Cambiamo), Sergio Grifoni (FdI, Alleanza civica, Obiettivo comune), Maria Elena Bececco (Fi, Spoleto futura) e Rosario Murro (Popolo della Famiglia).

Nocera Umbra centrodestra compatto intorno al segretario regionale della Lega, Virginio Caparvi, mentre il centrosinistra presenta Massimo Montironi.

Bettona a contendersi la fascia tricolore ci saranno il sindaco uscente Lamberto Marcantonini, per Lega e FI con la lista Bettona Quadrifoglio, Valerio Bazzoffia, appoggiato da FdI, con Bettona da Vivere, Lucio Bambini (Cambiamo Bettona), appoggiato dal Pd, e Gianluca Schippa.

Bevagna il sindaco Annarita Falsacappa, Congresso civico per Bevagna, di Pd e civici centrosinistra sfiderà Mario Lolli (Siamo Bevagna) e la candidata del centrodestra Elisa Fioroni Torrioni (Bevagna Riparte).

Per i sei comuni del ternano, Amelia vede un centrodestra compatto ad appoggiare la sindaca uscente Laura Pernazza (Lista per Amelia), il candidato per Pd e M5s è Pompeo Petrarca (Amelia domani) mentre Piero Bernardini (Lista obiettivo comune) è sostenuto dai partiti di Renzi e Calenda.

Avigliano Umbro invece è pronto per una sfida a due tra il sindaco Pd uscente Luciano Conti (Avigliano prima di tutto) e il suo vice Roberto Pacifici appoggiato dai socialisti (Per Avigliano Umbro).

Andrea Garbini, esponente di Fdi, a Castel Giorgio tenterà il bis con la lista Cambiamo Castel Giorgio. Dovrà vedersela con Vincenzo Batella (Insieme per Castel Giorgio) per il centrosinistra.

Sarà una corsa a tre per conquistare la fascia tricolore a Montecastrilli: oltre all’esponente Pd e attuale vicesindaco, Benedetta Baiocco (Montecastrilli domani), ci sono due ex Dem come Riccardo Aquilini (Civicamente per Montecastrilli) e Carlo Mancini (Insieme per cambiare).

Per la poltrona di primo cittadino ad Otricoli corrono invece l’uscente Antonio Liberati (Certezza e Futuro) con l’appoggio del centrodestra e il civico Luca Papi (Nuova Otricoli).

Infine, a Parrano si ricandida il sindaco uscente di centrosinistra, Valentino Filippetti (Parrano bene comune), contro Carlo Ceci (Noi no).

COSA SI GIOCA LA LEGA – E’ il partito che rischia di più in queste elezioni comunali in Umbria. I tempi del trionfo sono lontani e in alcune città soffre (Spoleto). Fratelli d’Italia cerca il sorpasso (Spoleto e Città di Castello) proprio nel momento in cui il “Capitano” è sull’erta più difficile. L’insidia sta proprio nella sfida con l’alleata, in due casi su tre (Spoleto e Città di Castello) va da sola e alla fine si conta. Un risultato negativo potrebbe avere serie ripercussioni sugli attuali assetti della Regione.

COSA SI GIOCA FRATELLI D’ITALIA – Un punto alla volta scala la vetta del centrodestra anche in Umbria ma anche per Fdi queste elezioni rappresentano un crinale. Dovesse farcela a vincere la sfida di Città di Castello con Lignani Marchesani costringerebbe la Tesei a rivedere la giunta regionale.  Per rivendicare nuovi equilibri in Regione basta superare i consensi della Lega, a quel punto gli alleati saranno costretti a cederle il passo. Se la scalata della vetta nel centrodestra non dovesse riuscire rischia di restare senza fiato.

COSA SI GIOCA FORZA ITALIA –  Il partito di Berlusconi in Umbria non ha più i numeri dei tempi d’oro, con Lega e Fratelli d’Italia pronti ad ingoiarla con un sole boccone. A Spoleto si affidano a Maria Elena Bececco, allargando ai civici; a Città di Castello lasciano la Lega e si affiancano a Fdi mentre ad Assisi provano a recuperare un pò di vecchi democristiani. In questa campagna elettorale sta provando a rimpinguare le fila ma rischia di restare ai margini del centrodestra. Ad Assisi concentra le maggiori speranze ma sul voto moderato sono in tanti a pescare, dalla Proietti alla Lega.  Il timore sui risultati è grande.

COSA SI GIOCA IL PARTITO DEMOCRATICO –  Per i democratici dell’Umbria si tratta di una sfida complicata con il rischio che il dopo sia più difficile dentro che fuori. Se nei tre comuni più grandi (Città di Castello, Spoleto e Assisi)  il risultato fosse marcatamente inferiore a quello dell’ultima volta sarebbero guai seri per i vertici del partito. Ritrovarsi sotto l’asticella del 18-20% rappresenterebbe una ulteriore perdita di consensi. A Città di Castello non può permettersi di prendere meno voti dei socialisti di Bacchetta, ad Assisi non può arrivare dietro i civici e a Spoleto deve provare a dimostrare di aver mantenuto i consensi dell’ultima volta. La parola d’ordine è non rotolare.

COSA SI GIOCA IL MOVIMENTO 5 STELLE –  In questi ultimi due anni anche in Umbria i Cinque Stelle hanno dilapidato il consenso. A Città di Castello sono contro il Pd, ad Assisi sono con il Pd, così come a Spoleto. Nella città del Festival appoggiano Sisti, candidatura molto sostenuta dal presidente della commissione agricoltura della Camera dei Deputati Filippo Gallinella, ad Assisi convergono sulla sindaca uscente (civica) Stefania Proietti, a Città di Castello  sono al fianco di Luciana Bassini. Il rischio più grande è quello di risultare poco incisivi. Se le cose andranno male torna il rebus di sempre: schierarsi con il Pd o tornare alle origini, in splendida solitudine ? Come risolvere il rompicapo ? Riconquistando consenso, sarebbe una seria boccata d’ossigeno.

COSA SI GIOCA AZIONE DI CARLO CALENDA –  A queste elezioni amministrative rischia poco ma rappresentano comunque le prove generali per i prossimi appuntamenti (Perugia, Terni e Regione). Ad Amelia sta con il “ribelle” del Pd Piero Bernardini, a Spoleto investe sui giovani di Diego Catanossi mentre ad Assisi e Città di Castelli sta nel centrosinistra. Aspetta di vedere come vanno le cose per poi decidere cosa fare nei ballottaggi. A Spoleto ed Amelia viene accreditata bene, nel resto sarà da valutare. Come prima volta non sembra male, come tutti quelli che sono appena arrivati ha bisogno di tempo ma in politica il tempo è poco: se non ti organizzi in fretta ti accoltellano.

COSA SI GIOCA ITALIA VIVA DI RENZI – Sembra quella messa peggio: nessuna lista di Italia Viva è presente, qualche candidatura in altre liste e l’assenza di una guida. A Spoleto i suoi pochi aderenti sono addirittura in coalizione con il M5S, a Città di Castello con il Pd e ad Assisi non c’è traccia alcuna. Le sue presenze nei 12 comuni dove si vota si contano sulle dita della mano. Navigazione complicata per i renziani umbri.