Emergenza Covid, Tesei: ” Siamo in guerra il virus ha assunto forme violente”

La drammatica situazione sanitaria dell’Umbria ha caratterizzato, e non poteva essere altrimenti, la discussione di oggi in Consiglio Regionale. ” Non ho dubbi – ha riferito la governatrice Tesei – che noi umbri supereremo questa terribile sfida. Che oggi trova un nome nella variante inglese e brasiliana “.  La presidente ha chiesto alla sanità regionale di mettere in piedi azioni immediate: ” ripensare e ristrutturare il contact tracing, isolare tutti i cluster di variante inglese e brasiliana, inviare all’Istituto Superiore di sanità una massiccia richiesta di campionamento dei casi sospetti, incrementare i tamponi nella popolazione scolastica, aumentare il livello di sicurezza in ospedale e Rsa, ripristinare le strutture contaminate, riallestire il massimo numero di posti letto Covid disponibili oltre quota 700, riallestire il massimo numero di terapie intensive a quota 160, in attesa anche dei 40 posti che il commissario Arcuri deve realizzare e attesi per il 28 febbraio, attivazione immediata dell’ospedale da campo regionale consegnato all’Azienda ospedaliera di Perugia (senza ancora anestesisti e rianimatori, ndr), dare luogo alla prima tranche di 1.500 assunzioni previste dalla sanità per il 2021″. Son queste le azioni che la Tesei ha presentato oggi in Consiglio Regionale. Nel suo intervento la governatrice ha ripercorso le fasi più recenti dell’emergenza Covid. ” Come sapete -ha detto la Tesei –  due varianti del virus, quella inglese e brasiliana, hanno colpito la nostra regione in modo diffuso. Nella settimana dal 22 al 28 gennaio c’è stato un incremento dei contagi di 448 unità, i positivi a quota 5.004, i ricoveri a quota 400 e terapie intensive 53. Ci ha colpito la forte difformità tra la provincia di Perugia, in rapido aumento,  e quella di Terni, oltre alla diffusione del contagio fra giovani e giovanissimi, con 90 classi della scuola primaria e 34 della scuola d’infanzia già in isolamento. A fronte di ciò ho chiesto una informativa alla Sanità e al Comitato tecnico scientifico, che ha evidenziato il balzo nei contagi fra i 6 e i 10 anni e nella fascia 11-13, con molti cluster scolastici”. Ripercorrendo le ultime settimane la Tesei ha ricordato che il ” 29 gennaio scrissi ai sindaci proponendo, in una logica di totale collaborazione istituzionale, adeguate misure restrittive. Nel frattempo i nostri ricercatori hanno lavorato per capire le cause di questo andamento anomalo”. Il responso dall’Istituto superiore di sanità è stato che su 33 campioni inviati dall’Umbria 18 erano con variante inglese e 12 brasiliana, di cui 2 casi di reinfezione. A quel punto è stata costituita una cabina nazionale sul caso Umbria: ci hanno chiesto di adottare estrema cautela e massima mitigazione nelle aree colpite.  ” Sabato scorso – ha detto ancora la Tesei –  ho chiesto l’adozione di misure ad elevato contenimento per il principio di massima precauzione, azioni fortemente restrittive sulle scuole primarie e identificazione delle aree di crisi. La variante inglese colpisce i piccoli e la brasiliana, ancora poco conosciuta, si è rivelata molto contagiosa. Ho fatto la cosa che avrebbe fatto qualsiasi governatore. Un momento di grande dolore, di sacrifici”. Poi aggiunge sempre la Tesei: ” Abbiamo cercato di riaprire le scuole in modo sicuro, facendo tamponi, screening, da oggi per le fasce più giovani. Trasporti al 50% del riempimento. Sui vaccini è stato completato il ciclo vaccinale l’1,23% della popolazione in prima fascia, il dato nazionale è 1,36. Oggi ci restano 3.500 vaccini, un’autonomia di due giorni, ma domani dovrebbero arrivare altri dalla struttura di Arcuri”.  Alla fine c’è un richiamo alla comprensione di tutti: ” Siamo in guerra, e in guerra non ci si divide, si risponde in modo corale all’aggressione del nemico. Sono convinta che con il senso di responsabilità che ci caratterizza, assumeremo in modo corale le decisioni. Il virus ha assunto forme più violente e diffusive, ed è stato individuato con velocità. Riusciremo a fronteggiare questa situazione – ha concluso la governatrice dell’Umbria – anteponendo a tutto il bene dei cittadini e dei giovani”.