Figliuolo in Umbria: ” I soggetti fragili non vaccinati si vanno a cercare”. L’esercito pronto a dare una mano per accelerare

È cominciata dalla sede della Regione, dove è stato accolto dalla presidente Donatella Tesei, la visita in Umbria del commissario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo. Con lui il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. A Palazzo Donini Figliuolo e Curcio hanno incontrato i rappresentanti della task force Covid regionale.  Subito dopo è stata la volta del centro vaccinale del polo fieristico di Bastia Umbria. Per proseguire poi all’ Ospedale di Perugia per l’inaugurazione del Modular hospital. Vaccinazioni e gestione dell’emergenza Covid in Umbria sono stati i temi trattati nell’incontro a Palazzo Donini.  Al commissario è stato ricordato che la campagna vaccinale in Umbria si attesta intorno al 44% della popolazione. Una situazione, al momento con dati sopra la media anche se in diverse fasce si registrano ancora ritardi. Figliuolo ha ribadito l’importanza degli accordi con le farmacie e con I medici di medicina generale per la gestione dei vaccini anche in una fase post emergenziale. A Palazzo Donini il commissario ha incontrato anche il Sindaco di Perugia Andrea Romizi, e i Prefetti di Perugia, Armando Gradone, e Terni, Emilio Dario Sensi. Successivamente il commissario e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio hanno incontrato i vertici delle strutture sanitarie regionali con la presenza degli assessori regionali Luca Coletto ed Enrico Melasecche.  Sui vaccini il generale degli alpini ha confermato che a giugno ” arriveranno 20 milioni di dosi” sufficienti per spingere al massimo la campagna vaccinale, ” se poi qualcuno pensa che ne vuole fare 60 milioni allora mancheranno”. Una tirata d’orecchie a chi continua, anche in Umbria, a sostenere che i ritardi dipendono dalla carenza di dosi. Successivamente Figliuolo è tornato su un punto fondamentale per la riuscita dell’operazione vaccinazione: ” Con procedure anche di cosiddetta chiamata attiva dobbiamo andare a intercettare la popolazione che ancora non risulta vaccinata. Quindi , se mancano i soggetti fragili si vanno a cercarli, bisogna soprattutto mettere in sicurezza queste classi”. Una seconda tirata d’orecchie alle regioni e a chi pensa di saltare le fasce. Ha ricordato che ad oggi sono state somministrate 33 milioni di dosi, di cui circa 21 milioni e 800 mila come prima. In Italia, ha sottolineato ancora Figliuolo,  le vaccinazioni agli over 80 hanno superato a livello nazionale il 90% e l’ Umbria è in target, agli over 70 sono sopra l’80% . Molto più critica, anche per l’ Umbria, la situazione degli over 60: ” dobbiamo crescere”, ha sottolineato il generale-commissario.  Sulla situazione complessiva si è detto ottimista in quanto si ” continua a registrare il calo delle terapie intensive  e dei decessi. Ma non dobbiamo abbassare la guardia”. L’ultima tirata d’orecchie arriva per i ritardi che si registrano soprattutto in Valnerina. ” La popolazione terremotata – ha detto Figliuolo- già da tanti anni è chiamata a grandi sacrifici, bisogna procedere subito ad una vaccinazione a tappeto”. Ci voleva un generale degli Alpini.