Green pass, una dose di vaccino per ristoranti, doppia per discoteche e stadi
Green pass con una dose di vaccino per andare al ristorante al chiuso, con doppia dose per i luoghi affollati come eventi e ballo. E’ una delle ipotesi, sicuramente la più accreditata, sull’obbligo del certificato verde. Oggi a Roma ci sarà la conferenza delle Regioni, domani ci sarà la riunione con il governo ed entro giovedì si riunirà il Consiglio dei ministri per decidere. La linea del governo resta quella di lasciare aperte il più possibile le attività e soprattutto evitare che dove la curva epidemiologica sale, si vada in fascia gialla. Per questo si sta pensando qualcosa di diverso sulla classificazione delle aree di rischio. Si andrà in zona gialla se l’occupazione dei reparti ordinari supera il 1o% dei posti letto a disposizione e quella delle terapie intensive va oltre il 5%. Insomma, non sarà soltanto, come avviene oggi, l’incidenza dei nuovi casi ogni settimana su centomila abitanti a pesare sulla classificazione delle aree di rischio ma anche il numero di persone ricoverate in area medica e in terapia intensiva. Proprio su questi ultimi due parametri l’Umbria deve fare attenzione per non rischiare di scivolare verso la fascia gialla. Tornando al Green pass, il punto di caduta dovrebbe prevedere un doppio livello. Sarà sufficiente una dose di vaccino , ma anche un tampone negativo, per andare nei ristoranti al chiuso e in tutti gli altri locali. Una doppia dose sarà invece obbligatoria per i luoghi affollati, dove alto è il rischio di assembramento. L’elenco dovrebbe prevedere stadi, concerti, convegni, palestre. E consentire, sempre con la doppia dose, di poter ballare nelle discoteche all’aperto. Per i ristoranti all’aperto non sarebbe prevista alcuna limitazione.