Inchiesta Università per Stranieri, si scava nei file sequestrati: ipotesi scambio di favori tra professori e vantaggi tra atenei

Ci tiene a precisare che il blitz della Finanza di ieri riguarda vicende del passato e che teme questo ulteriore clamore intorno all’Università per Stranieri. Così il nuovo rettore Valerio De Cesaris, eletto a marzo dopo le dimissioni dell’ex rettrice Giuliana Grego Bolli in seguito alle indagini sull’esame di Luis Suarez, prova ad allontanare la nuova bufera giudiziaria che si è abbattuta sull’Università. Proprio ieri era in programma la seduta del Senato Accademico per decidere sulle procedure di valutazione e chiamata per posti di professore di prima fascia. Appena  si è sparsa la voce della presenza della Finanza a Palazzo Gallenga la seduta è stata rinviata. Ora le indagini saranno concentrate proprio sulla documentazione sequestrata, con gli inquirenti convinti di trovare ulteriori riscontri su cinque concorsi che sarebbero stati addomesticati. Particolare attenzione sarà riservata ai documenti informatici dei docenti indagati, con accertamenti capillari sul contenuto dei file che da ieri sono nelle mani delle fiamme gialle. L’ipotesi al centro dell’indagine è che ci possa essere stato un  giro di scambio di favori tr i professori, alcuni dei quali di università diverse da quella per Stranieri di Perugia. Accordi – ritengono gli inquirenti – per favorire alcuni candidati nei concorsi (banditi negli anni scorsi e comunque riferiti alla passata gestione dell’Ateneo) per l’assunzione di ricercatori e professori universitari attraverso anche commissari “compiacenti” che a loro volta avrebbero ricevuto vantaggi legati all’inserimento nel mondo universitario di persone da loro indicate. Gli indagati sono ventitré , fra loro l’ex rettrice Giuliana Grego Blli, la professoressa Stefania Spina e almeno cinque professori. Tutti raggiunti da un’avviso di garanzia. ” Non confondere le vicende dei singoli con l’Università per Stranieri”, ha sottolineato ancora il rettore Valerio De Cesaris. Poi aggiunge con un pò di amarezza: ” Fa impressione che ci siano grandi Università con vicende analoghe , pensa alla Sapienza e a Firenze, ma nessuno nel loro caso si sogna di dire che sono Università che non funzionano. Da noi, invece, sembra che tutta l’Università sia coinvolta”. Poi conclude con un messaggio agli studenti: ” Devono stare tranquilli perché la nostra Università offre percorsi formativi buoni e anche di eccellenza”.