L’ Umbria rende difficile la vita al virus: l’indice Rt allo 0,08.

L’ Umbria rende difficile la vita al coronavirus. Il merito è soprattutto dei cittadini che ,a differenza di quanto abbiamo visto in altre regioni ,anche in questo weekend hanno osservato le regole sul distanziamento e non ci sono stati particolari assembramenti. A Perugia come a Terni non c’è stata,  ad esempio, una movida selvaggia come invece  è avvenuto in tante altre città italiane. A differenza dei primi weekend  dopo il lockdown,  qaundo nel centro di Perugia la situazione è degenerata dopo la mezzanotte, ora i comportamenti sono diversi. Anche per questo il monitoraggio del Ministero della Sanità promuove l ‘ Umbria. L’ultimo Rt della nostra regione è 0,08 , un dato eccellente e rassicurante. Meglio dell’ Umbria solo la Valle d’ Aosta con 0  e la Basilicata con 0,05. In Umbria, come in altre 11 regioni , non ci sono più pazienti in terapia intensiva. Una evoluzione positiva che conferma il superamento dell’ emergenza sanitaria. Certo – come afferma il professor Giuseppe Ippolito,  direttore dello Spallanzani di Roma –  il virus non è  morto, circola ancora in giro per l’ Italia anche se meno e quindi bisogna continuare a rispettare le precauzioni necessarie. Ma l’ estate umbra può avviarsi con una buona dose di tranquillità e ottimismo.