La Lega chiede il licenziamento della prof Lavinia Flavia Cassaro
Immediato licenziamento per Lavinia Flavia Cassaro insegnante di scuola elementare e media che giovedì scorso ha inveito, durante una manifestazione pubblica, contro le forze dell’ordine augurando loro pure la morte. A chiederlo è il Sen. Lega, Stefano Candiani attraverso un’interrogazione a risposta scritta, presentata questa mattina al Ministro dell’istruzione dell’università e della ricerca. “E’ un fatto increscioso – ha commentato il Segretario Lega Umbria, Sen. Candiani – che dovrebbe far riflettere e stimolare le coscienze di ognuno di noi. Noi possiamo permettere che il futuro dei nostri figli venga affidato ad una donna immortalata dai media con una bottiglia di birra tra le mani e il cappuccio del giubbotto in testa, mentre inveiva contro gli agenti del Reparto Mobile della Polizia di Stato con epiteti pesantissimi del calibro: “merde”, “vigliacchi”, “mi fate schifo”. Il tutto accompagnato da ulteriori parole quali: “Dovete morire”. A quanto ci risulta l’insegnante sarebbe culturalmente vicina ai centri sociali e dopo il suo attacco il Ministro in indirizzo ha stigmatizzato con decisione il comportamento inaccettabile tenuto dall’insegnante ed è intervenuto attraverso l’Ufficio scolastico regionale del Piemonte il quale, dopo i dovuti accertamenti, ha avviato un procedimento disciplinare a carico dell’insegnante. Noi non ci accontentiamo e chiediamo se nei confronti dell’insegnante si intenda procedere con il licenziamento, visto che la professoressa in questione è risultata completamente inadatta a far parte della nobile categoria degli insegnanti. Ad ulteriore conferma della nostra richiesta, le numerose testimonianze di figli e parenti di poliziotti e carabinieri deceduti nell’adempimento del loro dovere, uno tra tutti il figlio del carabiniere ucciso nel 2006 nel tentativo di sventare una rapina in una banca ad Umbertide . Il ragazzo, oggi dodicenne, ma al tempo di pochi mesi, in una lettera inviata proprio a questa insegnante le si rivolge dicendo: “ Vorrei mai più manifestazioni che incitano violenza, chi parla dovrebbe evitare parole che uccidono quanto quel proiettile di kalashnikov sparato alle spalle di quel carabiniere che per me voleva un mondo a colori. Anche noi lo vorremmo e sogniamo un Governo che chiuda i centri sociali e dia maggior supporto e maggiori garanzie a chi lotta quotidianamente per garantirci sicurezza”