La Regione non rispetta gli impegni: 6000 lavoratori del sociale a rischio. Pericolo stipendi.

Un intero settore rischia di saltare, seimila lavoratori tra educatori e operatori rischiano di non prendere lo stipendio e nei prossimi giorni termineranno gli ammortizzatori sociali previsti per l’emergenza Covid. A tutto ciò si aggiunge il rischio che anziani, bambini e persone con disabilità resteranno senza servizi. Il malessere covava sotto la cenere ma ora sta per esplodere ” Vogliamo ricordare alla Presidente Tesei e all’assessore Coletto le parole della carta costituzionale sul lavoro, perchè in Umbria ci sono seimila lavoratori del settore sociale che ancora aspettano “,  denunciano le organizzazioni sindacali e le cooperative umbre attraverso le proprie associazioni. Eppure il 21 aprile scorso era stato firmato un protocollo in base al quale i servizi sociali sospesi a causa del coronavirus sarebbero stati rimodulati dalle cooperative sociali e pagati dalle aziende sanitarie. Il protocollo però non è stato mai attuato mettendo in crisi il sistema dei servizi. ” Ad oggi – denunciano i sindacati e le cooperative – però la giunta regionale non sta rispettando gli impegni assunti e migliaia di lavoratori vivono nell’incertezza, sono mortificati nella loro professionalità, non sanno quale sarà il loro futuro”. Come è stato accennato all’inizio molti lavoratori potrebbero trovarsi senza tutele e molte imprese travolte dalla crisi. ” La situazione è esplosiva – assicurano i rappresentanti del sociale – tra i lavoratori è cresciuto il malessere, c’è preoccupazione per il futuro. Per questo chiediamo alla Presidente Tesei e all’assessore Coletto di intervenire subito, facendo tutti gli atti necessari per far applicare il protocollo sottoscritto”. Se Palazzo Donini non interviene immediatamente la situazione rischia di precipitare con conseguenze pesanti soprattutto per le fasce di popolazione più deboli. Una situazione al limite dell’esasperazione, non utile a nessuno.