La Tesei si trasferisce al Broletto, blinda gli assessori e corazza la giunta. Prostrato l’ufficio stampa.

Il Broletto diventa sempre piu’ il centro delle decisioni della Presidente della Regione Donatella Tesei. Lo aveva fatto intendere qualche giorno dopo il suo insediamento, lo aveva confermato dopo la nomina della giunta e lo ha realizzato qualche settimana fa. Sono finiti i tempi di Marri  e Mandarini,  Bracalente e Lorenzetti, dove tutto si decideva a Palazzo Donini nel centro della citta’ ,  nel palazzo  riccamente decorato dai migliori esponenti della cultura artistica perugina.  Certo il salone d’onore resta il luogo delle grandi occasioni,  dove salutare gli ospiti illustri e annunciare le grandi opere da realizzare. Il cuore delle decisioni si e’  spostato verso la stazione,nell’ edificio realizzato negli anni ’90 su progetto del famoso architetto Aldo Rossi. Era il 29 novembre dello scorso anno quando la Tesei visito’  il palazzo del Broletto, dove lavorano i suoi assessori, per conoscere e salutare il personale.  Fu proprio in quella occasione  che annuncio’ di aver individuato un suo ufficio dove poter svolgere incontri e riunioni con i  membri di giunta, direttori e personale. Nulla di strano, la Presidente puo’ scegliere di lavorare dove vuole, del resto la Tesei e’ in movimento continuo, va e viene da un luogo all’altro, puo’ benissimo andare avanti e indietro tra Palazzo Donini e il Broletto. Giusto , se non  fosse  letta diversamente da qualcuno della sua stessa maggioranza. Secondo le solite chiacchiere maligne di Palazzo Cesaroni, invece, la scelta e’ tutta politica. Il lunedì di ogni settimana al Broletto si svolge la pregiunta , un faccia a faccia tra assessori e Presidente che si conclude con le decisioni da prendere due giorni dopo nella seduta ufficiale di giunta. La pregiunta e’ una seduta informale dove non c’e’ verbalizzazione, serve a trovare un punto di incontro su possibili divergenze e blocca eventuali fughe in avanti dei singoli assessori. I dirigenti entrano quando sono chiamati ed escono appena hanno fornito le spiegazioni richieste dalla Presidente e singoli assessori. Così vengono evitate fughe di notizie, all’esterno non trapela niente e due giorni dopo, quando si tiene la seduta ufficiale della giunta, tutto fila liscio e veloce. Il mercoledi’ si torna a Palazzo Donini con la seduta ufficiale dell’esecutivo che a quel punto assume le deliberazioni discusse due giorni prima e inserite all’ordine del giorno. Per carita’ nulla di strano, nei comuni molti Sindaci utilizzano la pregiunta, forse non sempre oppure solo quando ci sono grandi questioni da affrontare. Qualche voce maligna dice che il piu’ delle volte alle sedute ufficiali di giunta non vengono chiamati nemmeno i direttori generali, quelli da poco nominati dalla stessa Presidente Tesei. Anche questa, se fosse vera la notizia, rappresenterebbe una novita’ del nuovo corso rispetto al passato, quando i vertici della burocrazia regionale si accomodavano nella sala giunta , appena dietro il tavolo degli assessori. Ultima annotazione: i singoli assessori preferiscono comunicare, il piu’ delle volte, direttamente con la stampa senza passare dai giornalisti di Palazzo Donini. Proprio per questo alcuni dei membri di giunta avrebbero preferito prendere a contratto alcuni “portavoce” piuttosto che dipendenti di segreteria. Una scelta sicuramente innovativa con il solo rischio di indebolire la comunicazione istituzionale di Palazzo Donini. Due sarebbero le eccezioni: Fioroni e Coletto. Il primo fa da solo essendo un noto esperto di comunicazione mentre il leghista Coletto preferisce fare di proprio pugno.